Recensioni libri

Ugo Riccarelli

Ugo Riccarelli biografia

Recensione

Foto

Libri


Autori
A B C D E F G
H I J K L M N
O P Q R S T U
V W X Y Z

Scrittori presenti: 20909

Menu

Recensioni libri
News
Autori del giorno
Top20
Le vostre Recensioni
Newsletters
Percorsi Narrativi
I nostri feed RSS
I premi Nobel per la letteratura
Albo d'oro Premio Strega
Albo d'oro Premio Campiello

 

Recensione Ugo Riccarelli

Ugo Riccarelli

Un uomo che forse si chiamava Schultz

Il secondo romanzo di Riccarelli pubblicato nel 1998 a distanza di tre anni dal suo esordio con “Le scarpe appese al cuore” certo non lascia indifferenti. Nel bene e nel male. E’ in apparenza tenero, trascinante, si legge d’un fiato. Ma dietro questa prima immagine in apparenza solida ecco celarsi un’insolita percezione di incompiutezza e disagio che traspare essenzialmente dal linguaggio narrativo. Un linguaggio a volte scarno, a volte saturo di significati troppo reconditi. La storia, ambientata nella cittadina di Drohobycz, in Polonia (oggi Ucraina), non decolla mai completamente. Dà l'impressione di staccarsi da terra da un momento all’altro, ma è un’ illusione. La storia rimane ben radicata a terra. La bottega dove una famiglia ebraica vende stoffe fa da sfondo alla vita dell’ultimo figlio, Bruno Schulz che, per evadere da un mondo che non sa come prendere, dipinge e scrive. Soprattutto sogna. I suoi sogni diventano il punto di riferimento di un’esistenza incerta e timorosa, in contrasto con il mondo esterno, quello in cui accadono le cose. E proprio il rapporto tra Bruno e il mondo esterno lascia il lettore senza parole, a volte senza respiro, senza alcun tipo di reazione, impotente, disarmato. Più interessanti e riuscite appaiono le vicende di una famiglia singolare, ricca di personaggi stravaganti: la forza psicologica e religiosa del padre mercante, il mutismo rassegnato della sorella Hania, la serva Danuta, paziente custode della casa, che riuscirà, lei sola, ad evadere da quell’ambiente angusto. E tanto per mettere altra carne al fuoco ecco i grandi eventi della storia, la Prima guerra mondiale, il crollo dell’Impero, l’arrivo dei nazisti. Tutti avvenimenti che si perdono nella indifferenza generale del personaggio Bruno che, bambino diventato uomo, continua ad essere posseduto dai suoi sogni e a vivere in una realtà immaginaria, lontana quindi dagli strazianti avvenimenti che sconvolgono un intero continente. Eppure il sogno non riuscirà a salvarlo e sarà la pallottola di un nazista a spegnere ogni illusione di libertà. Troppi gli argomenti che l’autore ha voluto toccare insieme perché riuscisse a portarli tutti a compimento. La storia di Bruno avrebbe forse brillato di una luce propria e più brillante senza scomodare grandi avvenimenti storici. Un’occasione persa, una capacità narrativa ineccepibile, certo, ma non sfruttata a pieno. Traspare dietro ad un’ apparente semplicità dell’intreccio una superbia intellettuale inutile e controproducente che poco o nulla può insegnarci.

Gianpaolo Mazza (gianpaolo.mazza@virgilio.it)

Di gianpaolo.mazza

Ugo Riccarelli I Libri Biografia Recensione Le foto

Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!

 

 Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
Pubblica le news

ULTIME NEWS
La primavera silenziosa di Rachel Carson, il primo libro ambientalista che ha cambiato il mondo
[18-04-2024]
Hard Rain Falling: Un Viaggio Dostoevskiano nel Buio dell'America degli anni '40
[15-04-2024]
New York negli Anni '60: Lo Scenario Urbano di Jim entra nel campo di basket di Jim Carroll
[10-04-2024]
La calda estate di Mazi Morris, il romanzo d'esordio hard boiled della scrittrice israeliana Daria Shualy
[09-04-2024]
Le cavie umane nell'Unità di Ninni Holmqvist
[07-04-2024]
Il mondo di Charlie, la saggezza di un ultra centenario
[04-04-2024]
Il ritratto di Adelaida Gigli dipinto da Adrian Bravi
[03-04-2024]
Aliyeh Ataei ci porta tra le strade di Teheran
[02-04-2024]
Leggi le altre News