Recensione Michael Connelly Intervista
Credo di basarmi molto sulle mie esperienze di giornalista, per esempio mi sono occupato del caso di Rodney King e delle rivolte che sono seguite. Erano cose che facevano parte della mia storia personale e volevo portarle in una storia inventata. Cosi' ho cominciato a chiedermi che succederebbe se, che se succederebbe se un avvocato nero famoso per le sue cause contro la polizia fosse ucciso, mi sono chiesto se si sarebbe innescata ancora quella spirale di violenza e da li' sono andato avanti.
Nel Ragno lei sottolinea le colpe dei media: descrive giornalisti pronti a innescare violenti scontri razziali pur di fare uno scoop. E' anche questo un retaggio dei suoi tredici anni di giornalista?
Forse nel libro posso avere esagerato un po' per rendere le cose piu' evidenti, come lei dice io ho fatto parte dei media e non li ritengo totalmente irresponsabili. Comunque nella mia esperienza di reporter ho potuto vedere molti atteggiamenti sbagliati da parte dei giornalisti.
Parliamo dell'eroe dei suoi libri Harry Bosch. Come mai in questo suo ultimo libro Il ragno lui appare perfetto: gentile con i colleghi, sensibile nei confronti di chi soffre, il suo unico peccato e' la sigaretta che si accende alla fine del libro dopo un terribile shock... Lei crede che i lettori abbiano bisogno di identificarsi con una figura cosi' positiva?
Credo che in un certo senso lui agisca come una forza rassicurante, non credo che sia perfetto nel libro, fa degli errori. Puo' essere che negli altri libri apparisse piu' problematico ma credo che il suo tentativo di fare un buon lavoro in circostanze difficili sia importane per i lettori e che li aiuti a identificarsi con lui e con le sue cose positive.
Michael Connelly lei ha manifestato spesso il suo amore per Raymond Chandler. Quale degli aspetti della narrativa di Chandler pensa di aver trasferito nei suoi libri?
Be, credo di tener presente molti dei suoi libri, il mio preferito e' Il lungo Addio e ho messo molto di questo libro nei miei. Spero che Harry Bosch porti aventi la tradizione di Philip Marlowe.
Ora le vorrei fare le domande che i nostri ascoltatori ci hanno pregato di trasmetterle:
- Perche' e' tornato a Harry Bosch dopo due libri in cui l'aveva lasciato da parte?
Perche' credo che lui sia il mio personaggio piu' riuscito e credo che attraverso di lui io possa esprimere al meglio le mie opinioni sulla societa' di Los Angeles e sui problemi che la citta' affronta.
- Ha mai letto il francese Didier Daeninckx? Anche lui ha scritto storie con dei personaggi molti isolati rispetto alla societa'..
Ho sentito parlare di lui ma non ho letto i suoi libri.
- C'e' una ragione per cui i colpevoli dei suoi libri sono sempre poliziotti o membri dell'Fbi?
Credo che questo avvenga soprattutto nei libri che sono stati tradotti in italiano. Negli Stati uniti ho scritto 8 libri e non sempre finiscono cosi'. Ma comunque direi che molte volte questo accade e penso che parlarne sia un mezzo per segnalare che dobbiamo stare attenti che le autorita', le persone che le rappresentano, facciano il loro lavoro nel modo giusto.
- Cosa pensa di James Ellroy?
E' un mio amico, mi piace come persona, mi piacciono i suoi libri e ovviamente una parte del suo mondo influenza la vita di Harry Bosch.
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