Che fine avremmo fatto se non ci fossero stati i mercanti d?arte? si chiedeva un tempo Pablo Picasso. In pochi casi la domanda cos calzante come per Leo Castelli: il gallerista italiano che reinvent l?arte in America accanto a espressionisti astratti dell?Action Painting come Jackson Pollock e Willem De Kooning, a neodadaisti come Robert Rauschenberg e Jasper Johns, con protagonisti della Pop Art come Roy Lichtenstein e Andy Warhol, e artisti del calibro di Frank Stella e Cy Twombly. Dandy, poliglotta dalle mille sfaccettature, brillante e raffinato seduttore, Leo Castelli scrisse pi di un importante capitolo della storia dell?arte del Novecento nelle sue gallerie newyorkesi: prima sulla Settantasettesima Strada Est, e poi al leggendario 420 di West Broadway. La storia comincia dalla Trieste di inizio secolo, per passare al rarefatto ambiente surrealista di Parigi, con i suoi vernissage a mezzanotte, in cui la femme fatale Leonor Fini si incontrava con i matres--penser Andr Breton e Marcel Duchamp. Arrivando alla New York degli anni Cinquanta, tra le icone pop e i loft degli artisti di SoHo, fino al clima arrivista e rampante degli anni Ottanta. La vita di Leo Castelli il viaggio incantato verso l?essenza di ogni uomo: la sua creativit, la sua vocazione, la sua missione nel mondo. |