Viviamo in un tempo che ci distrae, in un empirismo che ci allontana con forza dalle occupazioni che sanno dare un senso alla nostra esistenza. Eppure questa deprivazione costante delle fonti essenziali di gioia pu essere riconquistata ripristinando alcune semplici abitudini. La principale senz'altro la feconda arte del pensare. Un esercizio a cui dedichiamo sempre meno energie e che proprio per questo impoverisce anche il nostro vissuto emotivo. Basterebbe poco per cambiare, per esempio tornando a usare quell'agenda che si fatta virtuale, trascrivendo i nostri pensieri e trasformandoli in guida per il futuro. Dopo averci insegnato a ritrovare "la gioia di vivere", Vittorino Andreoli compie un ulteriore passo avanti con questo libro in cui coinvolge i lettori in un gioco di pensieri che attivano pensieri. A molti potr sembrare strano che un semplice taccuino in cui si dispiegano i giorni dell'anno possa servire a compiere una rivoluzione cos profonda. "Ciascuno di noi vorrebbe vivere meglio, almeno un po' meglio, sognando il meglio possibile, e per questo c' bisogno di programmare, di immaginare che cosa scrivere giorno dopo giorno in un'agenda dell'anno che appena cominciato." Perch annotare i propri pensieri permette di ricollocarci a contatto con il nucleo interiore pi profondo, anche quando sono pensieri indignati dalle notizie di cronaca. Pensare serve a capire meglio chi siamo, dove andiamo e dove trovano posto i nostri desideri pi intimi. per questo che l'arte di pensare deve essere coltivata come un giardiniere fa con i suoi fiori pi delicati, per non dimenticare un talento cos poco produttivo nell'immediato ma fondamentale per afferrare il futuro che sogniamo per noi. |