"Fuori precipitava la pioggia, o il lavoro, o la città, ma noi eravamo una scrittrice e un mago: di cos'altro potevamo aver bisogno?" Valeria è a Buenos Aires con Michele. Il pretesto è attraversare insieme la città di Borges, del tango, delle bistecche e di Maradona; la realtà è che a precipitare, adesso, è la loro storia, e questo viaggio è un tentativo di salvare il salvabile. Se c'è, poi, qualcosa da salvare davvero. Perché la scrittrice lo sente, lo sa: lui la vuole lasciare. Dopo due anni d'amore la vuole lasciare, e lei deve almeno scoprire perché. Se il viaggio è un pretesto, il libro, però, è altro ancora. E il racconto di uno spaesamento, di un senso di estraneità che non è geografico ma esistenziale, ed è il racconto di un luogo, che non è Buenos Aires e non è neppure Napoli, ma in qualche modo le comprende entrambe, ed è il luogo dell'esperienza e della memoria. |