L?iniziativa maturata nell?ambito delle attivit del Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell?Architettura e dell?Urbanistica, promossa dai proff. Tiziana Ferrante, Ruggero Lenci, Enzo Scandurra, ha inteso sollecitare alcune riflessioni ed un dibattito, i cui esiti sono raccolti nella presente pubblicazione, finalizzato ad analizzare le relazioni tra le scelte urbanistiche, architettoniche, ambientali a Roma e le modificazioni della civitas. Premesso che l?obiettivo del governo di una citt, quindi della progettazione di sue parti, deve tendere al mantenimento e allo sviluppo del senso civico ? operando la rigenerazione urbana di aree dismesse, la riduzione del degrado, la risoluzione di conflitti ed errori ereditati da passate amministrazioni, alcuni dei quali derivanti da uno scarso controllo nell?uso dei suoli e dei capitali ? il sedimentato urbano costituisce la registrazione indelebile delle attivit di una civitas. Molti agglomerati edilizi realizzati dal secondo dopoguerra ai giorni nostri hanno accelerato il perpetuarsi di conflittualit che stanno ora diventando in alcuni casi incontenibili. Roma porta indelebilmente i segni di una scarsa attenzione, nel momento del progetto, ai reali bisogni dei cittadini, dovuta alla dissaldatura tra scelte tecniche, politiche, pressioni amministrative. Ne deriva che il senso civico appare ormai latente, se non proprio latitante. |