Il più importante e noto trattato rinascimentale sulle qualità morali, fisiche e divine dell'uomo fu redatto dall'umanista Giannozzo Manetti su committenza di Alfonso il Magnanimo. Portato a compimento nel 1452, il «De dignitate et excellentia hominis» è una vera e propria summa enciclopedica di quanto scritto dagli autori classici e cristiani sul miracolo del corpo umano e dello spirito divino che vi alberga. Contestando la tradizionale posizione medievale che additava la morte quale naturale e unica via d'uscita dalle sofferenze che tribolano la vita, Manetti si apprestò a innalzare con la sua opera un imperituro monumento all'essenza, alle virtù e alle prerogative della più perfetta tra le creature divine. |