Apparentemente avvolta dal silenzio e dalla censura, la morte oggi in realt oggetto di un unico discorso, quello della tecnologia medica che pretende di definirla una volta per tutte e mette a disposizione i mezzi per manipolare quello che sempre stato considerato un ambito "indisponibile" per l'essere umano. Contestando la monoliticit di questa narrazione unica, Mantegazza va alla ricerca di quanto si perduto della pluralit degli altri modi di "narrare la fine". Nel folklore, nei riti religiosi, nella storia dell'arte e nell'antropologia si propone una visione della morte a pi voci che, senza rifiutare il contributo della scienza e della tecnologia mediche, non vi sacrifichino il senso del mistero, l'apertura alla domanda, la problematizzazione etica e umana che la morte ha da sempre portato con s. |