Mi riconosci la storia di un'amicizia. Uno scrittore maturo e uno scrittore giovane hanno camminato in equilibrio sul filo di un'intesa trasognata e terrena. L'hanno fatto senza rete, tenendosi d'occhio. Insieme sono riusciti a guardare dentro il mistero delle parole. Per un tempo pi o meno lungo sono stati amici, come possono esserlo uno scrittore maturo che ama l'impertinenza dei giovani e uno scrittore giovane pi incline a proteggere che a essere protetto. Poi un giorno arriva la malattia, e la corda su cui camminavano comincia a tremare. in quel momento, quando il filo lascia cadere il pi vecchio, che il giovane comincia a raccontare. Perch solo raccontando dell'altro, del suo funambolismo, e della sua caduta, pu sperare di non perdere l'equilibrio. Mi riconosci un ballo intorno all'abisso delle parole, del nonsenso, del sogno. la storia della nostalgia di essere vivi che i due scrittori hanno condiviso, e che ora colmata di gesti, di oggetti che prendono vita, di case che fanno i dispetti, di bambini che sanno scombinare le carte, di sorrisi irriverenti, sardonici, pieni di luce. Mi riconosci l'omaggio, commovente e stupefatto, di Andrea Bajani alla memoria di Antonio Tabucchi. |