Cosa c' oltre la vita fisica? Domanda alla quale hanno tentato di rispondere filosofi di tutte le et dell'uomo. In ogni opera filosofica. A partire dalla gnoseologia, ovvero la conoscenza del conosciuto, e osservando la natura, si cercato di cogliere il senso della vita e il senso della morte.Kardec, nella seconda met de l'800, ha una intuizione, evocare gli spiriti e dalle loro rilevazione studiare cosa accade dopo aver lasciato l'involucro fisico. La Chiesa non condanna pi la evocazioni dei morti, retaggio biblico della legge di Mos. Nella sua opera, Kardec, compie un viaggio straordinario, in cui parla del mondo, delle sue ere geologiche e le mette a confronto con la Bibbia, ma fa di pi, parla di inferno, purgatorio e paradiso come di rappresentazioni simboliche, sostituite ? nel mondo spiritista - da anime o spiriti felici, in condizioni mediocri, anime sofferenti e indurite. Sovrasta tutto l'idea di un Dio troppo buono da essere vendicativo affliggendo peni eterne. Si potrebbe dire che il libro mostra una religione pi credibile dove alla fine uno passa ad altra vita spirituale portando il proprio corredo e se limitato partir da un livello basso e se un criminale il suo sar un viaggio nelle tenebre per lungo tempo. Le tenebre che spesso vengono evocate anche oggi da Papa Francesco come luogo dal quale muoverci per andare verso la luce verso un Dio misericordioso verso tutti. Proprio quello che l?eretico Kardec scriveva 150 anni fa.Un libro da leggere per cultura personale, soprattutto. Kardec famoso per aver inventato lo spiritismo, molto caro a medium, parapsicologi e amanti dell'occulto. Ma, leggendo gusterete questo linguaggio delicato, pedagogico senza la pretesa di voler convincere ma come studio e ricerca immergendovi in quella della Societ Parigina di spiritualismo del 1860, dove Kardec assisteva alle sedute e trascriveva meticolosamente tutto ci che veniva attribuito a queste entit incorporee come rivelazione dell?al di l. |