L'idea di una educazione secondo natura ha suggestionato due secoli di riflessione pedagogica. Emilio non impara nulla che non sia in grado di capire; le sue lezioni derivano dall'osservazione delle cose e non da discorsi dei libri. In realtà Emilio viene sottoposto di continuo alla necessità delle cose, ossia a una coercizione tanto inesorabile quanto indiretta. Spesso, negli stereotipi interpretativi, Rousseau è visto come il fautore della spontaneità infantile. Al contrario, il paradosso del filosofo e pedagogista francese consiste nel dimostrare quanto la naturalità sia estranea a ogni progetto educativo. |