Luigi Malerba ha dedicato alla narrativa breve un'attenzione costante e duratura: raccolta di racconti il suo libro d'esordio, "La scoperta dell'alfabeto" (1963), cos come lo "Sull'orlo del cratere", progetto incompiuto pubblicato postumo. Nel mezzo, intercalati ai romanzi, altri quattro libri di storie, uno a decennio. Il tragitto logico e conseguente scrive Gino Ruozzi sempre nell'ottica di un essenziale disorientamento, di una "pulce" che non lascia mai tranquilli. In quarant'anni di narrativa e di racconti Malerba conduce con caparbiet la propria indagine sulla natura sociale degli umani. Li osserva e descrive negli Appennini, nelle metropoli, nelle corti cinesi, vaticane e bizantine, nella civilt agricola e in quella industriale, burocratica e tecnologica, nel presente e nel passato, ogni volta teso a scoprire "l'anello che non tiene" e che per, per assurdo, continua a tenere, riprodursi e moltiplicarsi. Ma questo volume complessivo non attesta solo il lavoro sistematico di sperimentazione della forma breve compiuto da Malerba nell'analisi dell'uomo e della societ: allo stesso tempo documenta anche un originale e lucido percorso di autoanalisi: dietro i racconti ha dichiarato lo scrittore c' sempre una prima persona. |