È il 1892, nel suo testamento Prospero Moisè Loria lascia al Comune di Milano 13 milioni di lire oro. Una cifra enorme che servirà a finanziare la più importante e la più innovativa istituzione di solidarietà del riformismo italiano di tutto il Novecento: la “Società Umanitaria”. In occasione del bicentenario della nascita, questo libro documenta la vita privata e pubblica, mai raccontata, di un protagonista dell’Ottocento italiano. Prospero Moisè Loria, israelita, commercinate, democratico, massone, filantropo. Umanità, riscatto, dignità, giustizia, solidarietà danno senso e spessore alle vicende personali e al sogno di un grande protagonista finora dimenticato di un secolo straordinario dell’Italia e del suo progresso civile e sociale. |