Una stanza spoglia. Un tavolo, due sedie. Un finto specchio. Il sospettato e il poliziotto. Un diario. L?ultimo interrogatorio, il decisivo. Il sospettato solo un ragazzo, ma il crimine di cui accusato terribile. Tre vittime: i suoi genitori e il suo migliore amico. Pare ovvio che sia stato lui, anche se non ci sono abbastanza prove per incriminarlo. Eppure? C? un fatto nuovo: il diario. L?ha scritto una ragazza e racconta in modo particolareggiato come sono avvenuti gli omicidi. Indica pure l?assassino, e non il ragazzo. Peccato che non sia attendibile, perch la ragazza, quella che ha scritto il diario, non esiste, e di conseguenza non pu aver assistito ai fatti che racconta. In quanto all?assassino? peggio ancora. Non pu aver compiuto quei delitti, in nessun modo. C? una sola possibilit, l?unica. Lo deve leggere anche il ragazzo, fornire la sua versione, convalidarlo oppure no. Al di l della logica e della ragione. Perch il poliziotto deciso: quella notte, in un modo o nell?altro, il caso verr chiuso. tutto l, in quelle poche pagine, in quel volumetto che inizia con una frase tanto innocua quanto terribile: Cara Libby. |