Uscito nel 1964 e bandito per anni nel Regno Unito e in Italia con l'accusa di oscenit, diventato poi un libro (e un film) di culto, "Ultima uscita per Brooklyn" un dirompente romanzo a episodi che racconta la vita violenta di una New York proletaria e marginale, fatta di case popolari, cantieri navali e bettole di quartiere. Nelle sue pagine, qui riproposte in una nuova traduzione italiana, si muovono teppisti e teddy boys da quattro soldi, operai in sciopero, prostitute e giovani travestiti sempre strafatti di benzedrina: volano coltelli e pugni e scorrono alcol e sangue, scoppiano risse in strada, scontri con la polizia, liti familiari che rimbombano fuori dalle finestre dei palazzi; ma c' anche spazio per miracolosi attimi di felicit: la scatenata allegria di una festa di matrimonio in un bar, un'improbabile serata di poesia nel salottino di una drag queen, una notte d'amore fra un truffatore disperato e un marchettaro dei quartieri alti, la gioia di un ragazzino per la sua prima, sgangherata motocicletta. Lo sguardo di Selby non indietreggia di un millimetro di fronte alla brutalit, ma anche carico di compassione e di tenerezza; la sua lingua, in cui l'immediatezza del parlato si accompagna a un ritmo dal virtuosismo jazzistico, redime l'oscurit senza speranza del mondo che descrive consegnandola alla grande letteratura. Prefazione di Paolo Cognetti. |