C' una linea che lega i percorsi di Anna Maria Ortese, Nikolaj Gogol', James Joyce o Jean Rhys quando, lontani dalla propria terra, si confrontavano con la scrittura e la creativit. Di questi precedenti si puntella il percorso di una scrittrice italiana residente all'estero, nel tentativo di venir fuori dal dilemma mentale di cui si sente prigioniera: voler ritornare, ma senza riuscirci. Una riflessione particolarmente significativa in un mondo ossessionato da un'unicit geografica costruita con l'idea di non dover mai perdere l'orientamento. Ma il rischio, ormai, che dovunque ci si trovi, non ci sia pi alcun luogo in cui poter tornare. |