La confraternita delle puttane è il racconto della vita di un gruppo di ragazze a Serdi, un paese nell'entroterra del nostro Sud più profondo, agli inizi degli anni Ottanta. Belle o brutte, altezzose o smorfiose, a volte bellissime, tutte hanno un solo obiettivo: trovare un marito. Sposarsi con un uomo "straniero" rispetto al paese vuol dire uscire dalla famiglia e dalla miseria, affermare la propria identità al di fuori dei feroci copioni tradizionali che impongono alle donne l'immobilità geografica ed esistenziale e una violenta negazione della femminilità. Sul Monte che domina il paese c'è una piccola base Nato. Da qui i militari scendono in paese in cerca d'amore. Le ragazze aspettano sedute su un muretto, agghindate ed emozionate, sempre innamorate e selvaggiamente in guerra tra loro. Un intreccio di storie d'amore e disamore, una lotta di sentimenti tra le contrade del paese e la confraternita religiosa degli incappucciati, che inizia quando le protagoniste sono adolescenti e si chiude quando molte di loro - in particolare la splendida, tormentatissima Lara - dovranno fare definitivamente i conti con le proprie speranze.