Dall'introduzione di Massimo Maraviglia: "Paolo Guzzanti ha recentemente parlato, del tutto a pro-posito, di una guerra che lo stalinismo del politicamente corretto ha dichiarato contro le persone libere e che, se nessuno si muove, rischia di essere persa: ?Questa guerra razziale contro la gente libera intorno a noi ed contro di noi. Se nessuno si muove, persa? (Quella crociata contro le persone libere, ?Il Giornale? 2/9/2017). Chi sono gli amanti della libert che si devono ?muovere?? Usciamo dal luogo comune: non serve nessuna ideologia, n una particolare consapevolezza morale o civica per amare la libert. E la libert non nulla di trascendentale, almeno a prima vista. I classici dicevano che la sua forma pi immediata, intuitiva ed evidente consiste nel non essere ostacolati nelle proprie azioni. Poi viene tutto il resto: il libero arbitrio propriamente detto, la facolt di dare un?impronta alla propria vita, la capacit di fare il bene piuttosto che il male, la forza per resistere alle tentazioni del disordine interiore, cio, in sostanza la prerogativa di essere legge a se stessi. Ma rimaniamo sul primo e pi elementare livello. Lo stalinismo del politicamente corretto costruisce una serie di precetti cui intende dare valore legale e civile, costringendo i dissenzienti ad adeguarsi in forza della violenza della riprovazione sociale e istituzionale." |