Julia Kristeva, bulgara di nascita, parigina di adozione, è figura di spicco della cultura europea. I suoi interessi sono rivolti alla psicoanalisi e più recentemente al tema del credere. Questa raccolta di saggi apparsi sulla rivista "Vita e Pensiero", mostra appunto l'intreccio tra fede religiosa, dinamiche dell'inconscio e il loro riverbero sociale e politico. Monoteismi, secolarizzazioni, bisogno di credere, mistica, nazionalismi e rifiuto dello straniero sono gli attualissimi temi toccati da questa curiosa e inclassificabile intellettuale, sempre attenta alle ragioni dell'altro: «la libertà risiede nella capacità di trascendersi nell'altro, di superarsi al di fuori di sé verso gli altri, che ci minacciano, che ci sono stranieri, che ci appellano e ci rinnovano, ma che sono sempre nella condizione umana». |