Come si conciliano le morti di Cordelia, di Duncan, di Desdemona o di Emilia con l?ideale della giustizia poetica? Quale sorte assegnata agli empi, quale agli onesti? Esiste in Shakespeare uno schema di interdipendenze tra azioni e destino-scenico, tra virt etiche e permanenza in vita? Esiste in definitiva una poetic justice nelle tragedie shakespeariane? Partendo da questi interrogativi, il volume investiga la produzione tragica del drammaturgo inglese analizzando il meccanismo che governa le colpe e i meriti dei personaggi. Si rilever come il Bardo, decretando il superamento della rappresentazione stereotipata e convenzionalmente risarcitoria della virt, tipica dei drammi morali medievali, proponga un?idea di giustizia che non preveda necessariamente una premialit per i virtuosi. Tuttavia, se l?esperienza del trapasso verr offerta come evento tragico ineluttabile e spietato, la morte degli innocenti trover comunque una compensazione di ordine morale prima che la rappresentazione giunga a conclusione. |