Che gli italiani siano cambiati, e non proprio in bene, ormai un dato di fatto. Quella mutazione antropologica intuita da Pier Paolo Pasolini a met degli anni Settanta oggi ben pi evidente e con tratti forse peggiori. E se in tutto l'Occidente si sono incrinate le democrazie e prevale un individualismo spaventato e consumista, l'Italia ha anticipato molti dei processi che oggi ci fanno guardare con sguardo preoccupato e disarmato l'involuzione civile che attraversa gli Stati Uniti e larga parte dell'Europa. Una deriva che parte da lontano, e cio da quel 1989 che non solo non ha mantenuto le sue promesse ma ha segnato l'avvio di una nuova e spesso spietata globalizzazione del pianeta. In questo senso l'immigrazione davvero il fenomeno che in modo pi evidente permette di leggere il cambiamento delle culture degli italiani. Non l'unico, ovviamente. Ma l'immigrazione svolge una funzione specchio capace di rivelare la natura della societ di accoglienza, portando alla luce ci che latente, un inconscio sociale lasciato nell'ombra. Prefazione di Donald Sassoon. |