Lampedusa un pezzo dimenticato d'Italia, assente persino dalla cartina del meteo in tv. una piccola isola, pi vicina all'Africa che all'Europa, lunga appena sei chilometri, battuta dal vento, circondata da un mare meraviglioso e abitata da una piccola popolazione, per lo pi di pescatori. Di colpo, Lampedusa balz all'onore delle cronache nazionali una prima volta nel 1986, quando Gheddafi le lanci contro due missili. Torn nei telegiornali nazionali con la prima ondata migratoria, dopo la primavera araba, e poi soprattutto con la nuova ondata dei migranti provenienti dall'Africa subsahariana. Senza volerlo, Lampedusa cos diventata un simbolo: l'avamposto d'Europa, la prima meta delle masse di disperati in fuga dalla guerra e dalla fame. Il 3 ottobre 2013 avvenne la tragedia: un barcone si rovesci a poche centinaia di metri dalla spiaggia, lasciando in mare trecentosessantotto morti accertati. Come ha reagito la popolazione dell'isola all'enorme pressione mediatica alla quale stata improvvisamente sottoposta? Cosa pensano i lampedusani degli immigrati? Come reagisce l'Italia che si trova davvero sulla prima linea della pi tragica emergenza internazionale degli ultimi anni? Per rispondere a queste domande, Marco Aime ha parlato a lungo con gli abitanti, con le autorit e con la gente comune dell'isola. L'isola del non arrivo il racconto di queste voci, che tracciano un ritratto complesso e plurale, dove tuttavia prevale su tutto la solidariet tipica della gente di mare. |