Come nelle sue opere pittoriche anche in quelle letterarie Paola Scialpi racconta la quotidianità e i sentimenti che la contraddistinguono, le memorie e i desideri, le gioie e i dolori, la felicità e le afflizione. La pittrice attraverso questi brevi racconti «Irina», «Bolla d'aria», «Villa Iris» ha dato voce ai suoi quadri d'artista. Oltre alle immagini ha usato le parole per rendere ancora più esplicita la richiesta di attenzione degli ultimi, dei deboli che vengono abbandonati dalla famiglia e dalla società. Sin dalle prime righe si percepisce che le storie derivano da una lunga e profonda riflessione sull'esistenza e su alcuni temi sociali: vecchiaia, solitudine, prostituzione. Non ha una prosa prolissa e ridondante, anzi con poche pennellate ci trasporta nel mondo capovolto dei protagonisti narratori delle proprie vicende. Nelle brevi ma intense pagine, nelle quali è evidente la sensibilità e l'empatia dell'autrice, Paola descrive vite nel baratro. Vite avvolte dal buio della solitudine, della pusillanimità, del tradimento. (dall'introduzione di Emanuela Boccassini). In copertina opera pittorica di Paola Scialpi |