DAL LIBRO: Il cristianesimo era nato paradossalmente come un pacifismo, ma un pacifismo spiritualmente bellicista. Le guerre del mondo compaiono, nella predicazione e nei preannunci di Ges, come segni precorritori e premonitori della palingenesi che sconvolger la Terra e aprir, attraverso le prove pi dure e le angosce pi inenarrabili, il varco al veniente Regno di Dio. Ma in pari tempo Ges proclama di essere venuto a portare nel mondo una spada spirituale, che deve recidere fin nel pi intimo chiuso della famiglia vincoli di sentimento e di colleganza. San Paolo dir dal canto suo che la parola e lo spirito del Signore sono come una lama tagliente, che giunge alle fibre pi riposte della natura umana. E prender a prestito dalle contese dell'agone ginnastico e della vita militare le immagini pi appropriate per simboleggiare quell'intimo conflitto che la parola di Ges apre e scatena fra le velleit della natura e le imposizioni della grazia. La societ cristiana pertanto si organizzer come una militia Christi in contrapposizione alla militia del mondo. Uno anzi dei problemi pi gravi che si presenteranno alla coscienza cristiana dei primi secoli sar appunto quello riguardante la compatibilit del servizio militare con la professione cristiana. Nel De Corona Militis Tertulliano approva incondizionatamente il gesto del soldato romano che si rifiutato di cingere la corona nel giorno del donativum imperiale, trasportando sul terreno della vita spirituale tutte le consegne e tutti i gravami del servizio militare terreno. |