Oggi che l'avversione per l'insicurezza si va sempre pi concentrando su una categoria selezionata di estranei (quella dell'immigrato, del nomade, del senza fissa dimora, delle persone di etnia diversa) nella speranza, priva di fondamento, che il loro allontanamento risolva i problemi della contingenza e instauri l'ideale di regolarit a lungo sognato, le parole di questo testo suonano pi che mai attuali. Bauman ci invita a riflettere sullo scarto che costituisce gli altri come estranei. Nel comportamento degli estranei c' sempre un elemento di sorpresa e di imprevedibilit. Questo scarto un territorio fortemente ambivalente: al contempo luogo di pericolo e di libert, di attrazione e repulsione che si sorreggono e si nutrono a vicenda, si coniugano nel bene e nel male. |