La felicit promessa dal progresso moderno associata a un'esistenza priva di turbamenti, di inciampi, senza sforzo. Ma siamo proprio sicuri che questa sia felicit? Richiamando con emozione pensatori quali Johann Wolfgang von Goethe o Alexis de Tocqueville, Sigmund Freud o Max Scheler, Zygmunt Bauman riflette sulle cause sociali della felicit e dell'infelicit dei nostri giorni. Mentre il mercato consumistico produce clienti insoddisfatti, una strana malinconia pervade gli abitanti delle nostre democrazie. La solitudine, virus dell'era contemporanea, nutre il business dei social network, e intanto l'amicizia, l'amore e la necessit vitale di vivere assieme agli altri all'interno della polis comune che appartiene a tutti noi tendono a sparire. Bauman disegna il tragitto dell'essere umano che, fra destino e carattere, si muove alla ricerca della felicit. Se la felicit non uno stato permanente, se difficile definirne il contenuto - come insegna il pensiero filosofico, da Aristotele a Kant - una cosa comunque certa: meglio essere felici che infelici. |