Molti pensano che l'insegnamento di Benedetto XVI risplenderà mano a mano che i decenni trascorreranno dal suo (a volte turbolento) papato. Certamente si è trattato di un pontefice di grande statura intellettuale, un pontefice che ha saputo lasciarci un insegnamento chiaro, limpido, ancorato alla sana tradizione cattolica. Dall'altra parte è stato anche un Papa che ha sofferto il governo, il governare per cui probabilmente non era propriamente adatto. Benedetto XVI è uno studioso, non ha mai preteso di essere un leader nel senso amministrativo e con capacità di comando. In questo libro sette studiosi hanno voluto investigare alcuni aspetti del essere Papa di Joseph Ratzinger (anche toccando punti che si riferiscono alla sua attività prima dell'elezione), un essere Papa che per motivi storici si è dipanato nell'arco di due vite, una da Papa regnante e una attualmente in corso da Papa emerito. Il fatto che il Papa sia ancora, per fortuna, vivente, proietta il suo insegnamento in una dimensione ancora tutta da scoprire. In questo libro qui ci danno una mano il benedettino Massimo Lapponi che si occupa del Summorum Pontificum; don Mauro Gagliardi che invece si focalizza sul problema della musica liturgica; Monsignor Antonio Livi che si soffermerà sul tema della razionalità della fede; il dottor Marcello Veneziani con un breve scritto a commento delle dimissioni di Papa Ratzinger; il domenicano Giovanni Cavalcoli che si occuperà della critica di Ratzinger a Karl Rahner; padre Serafino Tognetti che toccherà ancora sul tema della liturgia con una meditazione di tipo spirituale; Aurelio Porfiri con una breve rassegna su ciò che la stampa riportò il giorno dopo l'elezione di Papa Benedetto XVI. Un testo per pensare ad alcuni aspetti importanti del pontificato di Papa Benedetto, un pontificato che farà parlare per ancora molto, molto tempo a venire. |