Ho un rapporto con Divo Barsotti che direi decennale. No, non l'ho mai incontrato di persona, ma sono entrato in contatto con lui e la sua opera negli ultimi anni della sua vita, quando contattai la sua Comunit in quanto ero incaricato di recensire uno dei suoi volumi, che doveva essere Il Mistero Cristiano nell'anno liturgico. Da quel momento un interesse vivo, importante, potente, mi leg alla sua opera. Fui invitato da padre Serafino Tognetti, che era il mio tramite, a visitare il padre a Settignano, ma la cosa non si concretizz mai. Eppure quell'interesse non si spegner mai, tanto a spingermi a scrivere Abisso di luce (Divo Barsotti e la liturgia) e Educare alla vera realt (Divo Barsotti e l'educazione). Ecco ora il terzo mio testo su padre Barsotti, Oceano di Fuoco. I commentari che seguiranno sono in rapporto conflittuale con il suo pensiero, nel senso che lo interpretano attivamente, cercano di distillare quanto possibile, magari anche quanto padre Barsotti non pensava ci potesse essere. Non pretendo di essere un interprete autentico del pensiero di Divo Barsotti - del resto, chi lo pu pretendere? - ma credo che lui non sarebbe stato scontento almeno di alcuni di questi commenti, in cui mi sembra che il suo spirito viene fortemente rispettato. Rispetto lo spirito, forse a volte non la lettera, anche se mi metto a confronto con il suo lavoro sempre in modo molto rispettoso, mai con l'intenzione di forzare le cose, sempre cercando di far parlare il testo e farlo risuonare in me. (Dall'introduzione di Aurelio Porfiri) |