Lui non aveva ancora quindici anni e gi l'amava. Non come si ama una donna ma come si ama un essere inaccessibile. Come, al tempo della prima comunione, aveva amato la Madonna. Alla fine Hubert Cardinaud riuscito a sposarla, quella Marthe di cui tutti dicevano che si dava delle arie. Cos com' riuscito, lui, il figlio del cestaio, a diventare un distinto impiegato: uno che la domenica, all'uscita della messa, scambia saluti compunti e soddisfatti con i conoscenti e poi, dopo essersi fermato in pasticceria a comprare un dolce, torna a casa dove la moglie sta cuocendo l'arrosto con le patate. Una domenica, per, trova l'arrosto bruciato e la casa vuota - e gli crolla il mondo addosso. Non gli ci vorr molto per scoprire che Marthe se n' andata con un poco di buono, e che tutti in citt lo sanno, e lo compatiscono, e pensano che sia un uomo finito, annientato. E invece no. Hubert decide di ritrovare Marthe, a ogni costo, di bere il calice fino alla feccia. Simile a una formica ostinata che segue ostinatamente la sua strada, il suo destino, e che, ogni volta che il carico le sfugge, lo afferra di nuovo, pur essendo quel carico pi grosso di lei, andr a cercare Marthe, perch il suo posto l, accanto a lui e ai bambini, e perch confida nel trionfo del bene sul male, nella supremazia dell'ordine sul disordine - nell'inevitabile, fatale armonia. Con la consueta acutezza psicologica, e una sorta di ammirata partecipazione, Simenon ci racconta di un amore eroico, capace di non indietreggiare di fronte al tradimento e alla vergogna. |