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Biografia Agostino Da Polenza
Agostino Da Polenza
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Agostino Da Polenza, nato il 28 agosto del 1955 a Gazzaniga, in provincia di Bergamo, si avvicinò al mondo della montagna quando era ancora uno studente delle scuole superiori. immaginarselo. Dopo aver preso il diploma al Liceo artistico di Bergamo nel 1974 infatti, si iscrisse alla facoltà di Architettura di Milano, e al contempo divenne aspirante Guida Alpina. Le sue prime scalate furono sulle Alpi: compì alcune tra le più difficili ascese dell'Arco alpino, come per esempio la via degli Americani al Dru, in Alta Savoia. L'anno dopo però i suoi orizzonti alpinistici si estesero ben oltre l'Europa: si unì infatti a una spedizione in Perù, sulla suggestiva parete del Puscanturpa Norte. L'impresa alpinistico-esplorativa ebbe il merito di aprire una nuova via sullo sperone Nord-Est. Le Ande gli piacquero così tanto che l'anno successivo, nel 1976, volle tornarci, questa volta con l’amico Renato Casarotto. Insieme salirono la vertiginosa parete sud dell'Huandoy, 6164 metri, ancora oggi una delle più difficili vie della Cordigliera sudamericana. Nel 1978 guardò per la prima volta all'Himalaya, su territorio nepalese: fece parte infatti di una spedizione che tentava di aprire una nuova via sul Tukuche Peak, un monte alto 6920 metri. La quota aumentava: Da Polenza alzava il tiro ed era sempre più vicino al tetto del mondo. Tornerà su quelle montagne nel 1980, dopo però un intermezzo di nuovo sulle Ande, questa volta in Bolivia. Era l'Ancohuma (6427 metri) il monte prescelto, scalato anche questo per una nuova via, sulla parete Est-Nord-Est. L'anno successivo però fu quello della svolta: era di nuovo l'Himalaya, questa volta il Lhotse la meta. L'obiettivo fu mancato, non arrivò in cima (8516 metri), ma a 8mila metri sì: per la prima volta nella sua vita Da Polenza metteva un piede a un'altitudine assolutamente proibitava per i più. Fu questo l'incipit di un percorso tra le più alte montagne del mondo. Nel 1983 celebrò il suo primo grande successo, in Karakorum sul K2. Questa da ora in poi sarà per lui una montagna speciale, quella della vita, fonte di gioia e di tormento. Qui si realizzarono sogni, qui esplose il più cupo dei dolori: "un gigantesco magnete che attrae e affascina, forte e spettacolare, ma al contempo un mostro". La cima della seconda montagna più alta del mondo, il "Karakorum2" (8611 metri), venne affrontata dopo mesi di preparazione, e di faticoso impegno anche nell’organizzazione, quasi il preludio di una scelta personale ben precisa, quella dell'alpinismo professionale. Agostino Da Polenza con il compagno Joseph Rakoncaj toccarono il cielo del K2 il 31 luglio del 1983. Si trattò della prima scalata italiana della parete Nord. Ovviamente in puro stile alpino, cioè senza ossigeno. E a partire dall'anno dopo iniziarono anche a concretizzarsi quel ventaglio di iniziative intorno al mondo dell'alpinismo e della montagna che oggi caratterizzano profondamente la sua attività. Nel 1984 infatti fondò e diresse fino al 1987 "Quota 8000", il primo progetto integrato di alpinismo, cultura e comunicazione. Nei tre anni successivi questa squadra, che Da Polenza guidava da capo spedizione, salì altri 5 ottomila: i Gasherbrum I e II, il Broad Peak, ancora il K2 con una performance eccezionale dal versante sud, e infine il mitico Nanga Parbat, dal versante Diamir. Nell'87 si fecero più frequenti le spedizioni alpinistico-scientifiche: di quest'anno fu quella nell'Himalaya Nepalese, per rilevare nuove misurazioni dell'Everest e del K2, mentre la Spedizione "Makalu 1987", fu finalizzata alla ricerca ambientale e tossicologia nelle aree remote. L'anno dopo fondò e gestì con l’amico Benoit Chamoux il progetto "Esprit d'Equipe", la più importante operazione di squadra nella storia dell'alpinismo e della comunicazione alpinistica. Continuava così sulla strada delle grandi imprese, ora da organizzatore, ora da responsabile logistico. Furono saliti l'Annapurna (8091 metri), il Manaslu (8163), il Cho-Oyu (8201) e lo Shisha Pangma (8046 metri). Nel 1989 si aprì un nuovo capitolo nella vita di Agostino Da Polenza, un capitolo che dura ancora oggi e che anzi è nel pieno della sua esponsione e potenzialità. Con l'amico e Professore Ardito Desio, capo spedizione della prima salita al mondo sul K2, realizzata da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli il 31 luglio 1954, fondò il Comitato Ev-K2-CNR, di cui è ancora oggi presidente. Si tratta di un progetto di ricerca scientifica, tecnologica e di cooperazione in Himalaya, Karakorum ed Hindu Kush, il cui cuore organizzativo è rappresentato dal "Laboratorio-Osservatorio Piramide", collocato nel 1990 a 5050 metri d'altezza, nella regione nepalese del campo base dell’Everest. E' un centro d’eccellenza internazionale per la ricerca d’alta quota che oggi porta il nome del Professor Desio. Gli anni '90 furono un'escalation di spedizioni alpinistico-scientifiche, in cui Da Polenza fu coinvolto in vari modi, come capo spedizione, organizzatore, responsabile logistico o come coordinatore. in questo decennio partecipò infatti a numerosissimi progetti sul K2 e sull'Everest, ma anche su altre vette del Karakorum e dell'Himalaya. Contemporaneamente però non perdette di vista la sua realtà di origine: nel 1998 per esempio, coordinò il progetto di Sviluppo Area Orobica per la Provincia di Bergamo, mentre l'anno dopo partecipò alla costituzione del Consorzio Asist per la promozione e lo sviluppo dei territori montani della Regione Lombardia. All’inizio del Duemila poi, avviò in Italia l’iniziativa che porterà alla proclamazione dell’Anno Internazionale delle Montagne fondando il Comitato Italiano, con sede a Bergamo, e di cui fu nominato direttore esecutivo. Questa celebrazione è risultata di particolare rilievo, perchè ha fortemente contribuito all'acquisizione della consapevolezza dell’importanza delle montagne presso i media e in campo politico nazionale ed internazionale. Nel 2004 arrivava un altro grande successo che sancì definitivamente le sue grandi doti di organizzatore di spedizioni alpinistico scientifiche. E' di nuovo in Asia, in quella parte di mondo di cui ormai è un'esperto. Da capo spedizione di "K2-2004, 50 anni dopo" – impresa realizzata in occasione del 50esimo anniversario della salita del K2 - può annunciare che l'impresa è riuscita, l'obiettivo è stato centrato. In questa occasione infatti, è stata rimisurata la vetta della montagna più alta della terra e sono state effettuate, sia all’Everest che al K2, ricerche scientifiche di varie discipline.

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