Biografia Alberto Cantoni |
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Alberto Cantoni è uno di quei casi di autori che non inseguirono la popolarità, ma piuttosto restarono in disparte, in modo anche un po' eccentrico: "Sì, me lo dico da me - diceva di sé stesso - io sono uno di quegli uomini che non si possono amare bene che dopo morti; lasciatemi questa illusione!". Nato a Pomponesco (MN) nel 1841, morto a Mantova nel 1904. Il padre Israel era un ebreo convertito, da cui Alberto ereditò grandi possedimenti, nel Mantovano, in cui visse per tutta la vita, anche se amava andare in giro per l'Europa ed aveva moltissimi corrispondenti in vari paesi. Esordisce come scrittore nel 1875 con quattro racconti sulla "Nuova Antologia". Successivamente scrive una serie di racconti e romanzi che pubblica in editori di poca risonanza. "Un sacerdote dell'inedito" lo definiva Alberto Musatti sul "Fanfulla della domenica". Opere principali: Un re umorista (1891), L'altalena delle antipatie (1893), Pietro e Paola (1897), Scaricalasino (1901), L'illustrissimo (1904). Ebbe recensioni favorevoli da grandi nomi, come Pirandello, Croce e Bacchelli, ma l'oblio intorno al suo nome non si diradò neanche dopo la morte, come invece forse sperava.
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