Biografia Dominique-vivant Denon |
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Dominique Vivant Denon, barone sotto i regni i Luigi XV e di Luigi XVI, sopravvissuto al Terrore e diventato "cittadino" di fiducia di Napoleone, deve la sua partecipazione alla spedizione napoleonica in Egitto, non tanto a Napoleone che lo riteneva troppo anziano, ma a Giuseppina di Beauharnais che lo convinse a valersi di lui. Giuseppina lo considerava uomo di grande cultura: pittore, incisore, letterato che parlava l'inglese, l'italiano, il russo ed aveva una notevole esperienza internazionale. Il barone Dominique Vivant Denon nacque nel 1747. Crebbe fra gli agi in una famiglia illuminata che gli diede una cultura umanistica, cosicchè appena ventenne venne introdotto alla corte di Luigi XV e divenne in breve l'uomo di fiducia del monarca che lo inviò anche a Pietroburgo come segretario d'ambasciata. Alla morte del re, il successore Luigi XVI lo mandò a Napoli. Fu la sua fortuna: quando scoppiò la rivoluzione non era ancora entrato a Parigi e così evitò la terribile epurazione con la quale i repubblicani si liberarono degli aristocratici. Quando tornò, Bonaparte era già al potere. riuscì ad arrivare fino a Giuseppina che, affascinata dal suo modo forbito di parlare e dalla sua cultura lo accolse nel suo salotto e lo presentò a Napoleone. Così con l'aiuto di Giuseppina, Denon, convinse Napoleone a portarlo con se nella spedizione del 1798. In Egitto, Vivant seguì le truppe, disegnò ogni cosa, guidò un gruppo di cartografi e di pittori che lo affiancarono nel lavoro, documentò ogni rovina, ogni tempio, raccolse materiale di ogni tipo. Catalogò ogni notizia in modo da riportare al Cairo tutto ciò che Bonaparte doveva sapere. Denon riuscì così a mandare materiale sufficiente per convincerlo dell'eccezionalità dei monumenti egizi. Il generale nominò quindi due commissioni di "savant" che in soli due anni prepararono la "Descrizione dell'Egitto". A Denon e ai suoi disegni si deve l'inizio dell'amore per l'arte egizia e per i misteri di questo popolo. Qualcuno, poi, criticherà i suoi lavori colpevoli di non essere precisi. in realtà l'opera di Denon è notevole, non per la precisione dei particolari, ma per l'atmosfera che riesce a ricreare. Tornato a Parigi, cominciò a ordinare tutto il materiale raccolto e Napoleone si rese conto dell'importanza dell'Antico Egitto. Denon fece anche portare a Parigi sculture, sarcofagi, oggetti funerari che mostravano chiaramente la grandezza dell'arte egizia e della civiltà dell' antico stato. Pubblicò anche il suo libro di viaggi in Egitto e in Nubia. Il successo fu strepitoso e nacque così la prima ondata d'egittomania che ebbe tra i primi seguaci Champollion. Napoleone fu conquistato dai risultati del lavoro di Denon, lo nominò direttore generale dei musei e lui subito organizzò il Museo di Napoleone, una raccolta di numerose opere d'arte provenienti da ogni posto e che oggi si chiama " Museo del Louvre".
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