| Biografia Maddalena Di Canossa |
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Maddalena di Canossa (Verona 1 marzo 1774 – 10 aprile 1835)
marchesa di Canossa, nasce a Verona nel 1774.
Rimasta orfana di padre all’età di cinque anni e abbandonata a sette dalla madre, convolata a nuove nozze, trascorre tristemente la sua infanzia, affidata, insieme ai fratelli, alle cure di precettori, secondo la consuetudine della nobiltà. Durante la prima giovinezza Maddalena si ammala improvvisamente e gravemente: costretta a lunghi periodi di sofferenza, isolamento e ripiegamento interiore, matura in lei l’idea di entrare in clausura. Nel 1791, all’età di 17 anni, vive due esperienze di vita contemplativa: dapprima nel convento di Santa Teresa di Verona, dove rimane per alcuni mesi, in seguito presso le Carmelitane Scalze di Conegliano, dove rimane per pochi giorni. Tornata a casa e abbandonata definitivamente la prospettiva del chiostro, che non le consente di operare attivamente, volge il suo ardore a grandi progetti di carità: raccogliere ragazze dalla strada e visitare gli ospedali.
In un periodo storico caratterizzato da una pesante crisi economica dettata dalla caduta dello Stato Veneziano, con conseguente abbassamento del tenore di vita e drastico aumento delle fasce povere della popolazione, Maddalena intuisce che la formazione può essere una prima e decisiva strada per il riscatto morale e sociale delle persone. Promuove la crescita dei più poveri attraverso l’educazione, l’evangelizzazione, l’assistenza nella malattia, dedicandosi soprattutto alla gioventù femminile abbandonata, alle donne di basso ceto, alle giovani del contado, alle sordomute.
La missione di Maddalena non conosce soste e limiti: non potendo disporre dell’eredità famigliare, che le sarebbe spettata come dote solo in occasione di un matrimonio secolare o spirituale, è costantemente alla ricerca di fondi per sovvenzionare la sua opera, coinvolgendo energie, conoscenze, creatività.
Viaggia, incontra personaggi e autorità, ricerca case per accogliere le ragazze di strada, lancia originali iniziative di sovvenzionamento come la Compagnia dei Tre Soldi (gruppo di persone che si impegnano a mettere a disposizione tre soldi alla settimana), o, novità assoluta per il tempo, istituisce corsi di esercizi spirituali per le dame, perché operino non solo come brave spose e madri ma anche come giuste padrone di casa nei confronti dei loro servi.
L’8 maggio 1808 Maddalena, accompagnata dalle ragazze e dalle collaboratrici più fidate, entra nei locali dell’ex monastero di San Giuseppe, nel quartiere di San Zeno, a Verona: nasce la prima comunità delle Figlie della Carità (www.fdcc.org), per supplire ai bisogni della società del tempo attraverso la scuola, la catechesi, l’assistenza ai malati negli ospedali, la formazione di maestre di campagna.
L'eco dell'attività benefica di Maddalena giunge rapidamente in altre città del Veneto e della Lombardia, come Venezia, Milano, Bergamo, Trento, dove nascono nuove scuole, subito frequentate da numerose ragazze.
Tra il 1808 e il 1835, anno della sua morte, Maddalena si adopera senza sosta per stabilire la sua Opera e ottenerne l’approvazione. Il riconoscimento ecclesiastico delle Figlie della carità avviene nel 1819 e Papa Leone XII ne approva la Regola, con il Breve Si nobis, il 23 dicembre 1828.
Nel 1831 nascono a Venezia I Figli della carità: la Congregazione è adesso una duplice famiglia, maschile e femminile, che attende all’esercizio di quasi tutte le opere di misericordia.
Maddalena muore a Verona il 10 aprile 1835.
Il 2 ottobre 1988 è ufficialmente proclamata Santa da Papa Giovanni Paolo II. La memoria liturgica si celebra l' 8 maggio.
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