| Biografia Maurizio Sciaccaluga |
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Maurizio Sciaccaluga (1963 - 2007), genovese e genoano, dopo la laurea in Lettere Moderne si è dedicato al giornalismo ed è stato cronista del quotidiano Il Lavoro (inserto ligure di La Repubblica). Nel 1989 ha iniziato a occuparsi d’arte contemporanea e nel marzo del 1990 ha curato a Genova la sua prima esposizione, una personale dell’esponente del Mac genovese Plinio Mesciulam. Tra le numerose mostre progettate e curate in spazi istituzionali vanno ricordate, solo per fare pochi esempi, Sandy Skoglund al Man di Nuoro, Glassway al Museo archeologico di Aosta (2002), Pentathlon al Museo della Permanente di Milano (2002), Kids are us alla Galleria Civica di Trento (2003), James Brown al Museo Nazionale di San Marino (2003), Cluedo alla Galleria d’arte contemporanea di Arezzo (2003), Mito contemporaneo, dal futurismo ai giorni nostri alla Basilica Palladiana di Vicenza (2003), Lasciateci divertire di nuovo alla Galleria d’arte contemporanea di Arezzo (2004), Premio Fabbri-Sembra un secolo alla fondazione Del Monte di Bologna (2005). Dal 1995 è stato curatore del museo all’aria aperta Su Logu de s’Iscultura di Tortolì (NU). Nel 2003 ha anche seguito l’intera programmazione della Galleria Civica di Carrara-Palazzo Binelli dove, nell’ambito della rassegna Madre terra, ha organizzato personali di Sandro Chia, Wim Delvoye, Omar Galliani, Gian Marco Montesano, Bernd Zimmer. Dal 2003 al 2006 ha seguito la programmazione di Palazzo Pretorio, a Certaldo, organizzando la trilogia Medioevo Prossimo Venturo, Seven, Ars in fabula. Negli stessi anni è stato curatore del Premio Cairo, promosso dalla rivista Arte e dalla casa editrice Giorgio Mondadori. Ha pubblicato saggi e articoli su tutte le più importanti riviste di settore, tra cui Tema Celeste, Arte, Flash Art. Ha insegnato Problemi espressivi dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera e ha collaborato come docente ai corsi di specializzazione organizzati dall’Istituto Europeo di Design di Milano. Il lavoro a stretto contatto con il mercato e le gallerie private ne ha fatto uno dei critici più attenti alle nuove generazioni d’artisti italiani, con un occhio di riguardo per la pittura e l’arte digitale. Tra il 2006 e il 2007 ha collaborato con l’assessorato alla cultura del Comune di Milano, curando la parsonale di Chiara Dynys alla Rotonda della Besana, Pittura Italiana 1968-2007 a Palazzo Reale, Stephan Balkenhol al Pac. E’ morto a Milano il 27 giugno 2007.
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