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Biografia Nicola Legrottaglie
Nicola Legrottaglie
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Nicola Legrottaglie nasce a Gioia del Colle in provincia di Bari il 20 Ottobre 1976 da mamma Lucia e da papa’ Pietro. Nato in questo paese ma ha sempre vissuto a Mottola in provincia di Taranto ed e' proprio per questo motivo che i Mottolesi sono un po’ dispiaciuti dal fatto che tutti i giornali continuano a scrivere che Nicola e’ di Gioia del Colle. Nicola nasce da una famiglia modesta e normalissima papа Pietro e' un impiegato e mamma Lucia una casalinga. Alla base della sua vita c’e' una grande educazione famigliare basata soprattutto sulla fede religiosa. Nicola inizia la sua vita calcistica in una squadra che vede il papа Petro tra i suoi soci, “l’Inter Club Mottola”, dove disputa per due anni il campionato “Pulcini” agli ordini degli allenatori Rogante e Lentini. Successivamente le due realta’ calcistiche mottolesi “Inter Club” e “Juventus Club” decidono di formare un’unica societa' dando vita a “L’Altritalia Mottola”. La nuova societa' disputa il Campionato “Esordienti” e ad allenare quel gruppo di ragazzini vivacissimi c’e' Angelo Greco che ha il merito di aver messo per prima Nicola in un campo di calcio e di aver creduto in lui fino ad oggi. “Ricordo benissimo”, racconta l’amico Lorenzo, “la prima partita a Crispiano in prov. di Taranto quando negli spogliatoi abbiamo indossato i nostri completi: le magliette sembravano vestiti e i pantaloncini erano dei pantaloni. Eravamo tutti tesi e nervosi ma non dimentichero' mai la faccia rilassata di Nicola mentre si metteva la fascia da Capitano e da vero numero uno dava coraggio a tutta la squadra”. L’anno successivo Nicola, insieme ad un suo coetaneo Costantino Meteora, e' acquistato dal Bari dove, allenato da mister Molfetta, disputa il campionato “Allievi”. Questi sono anni di sacrifici per Nicola che e' costretto a dividersi tra la scuola, frequenta infatti l’I.T.I.S. di Gioia del Colle, e gli allenamenti. Per rincorrere il suo sogno, e' costretto a fare ogni giorno 60 km, accompagnato dal papа o da amici che, pur di vedere Nicola giocare, erano disposti a rinunciare al loro tempo libero. Cosi' Nicola va avanti nel settore giovanile del Bari dove e' allenato dai mister Sgobba, Orlando e infine da Sciannimanico con il quale vince un Torneo di Viareggio realizzando uno strepitoso gol. Successivamente Nicola passa in prestito alla Pistoiese dove, il Mister Catuzzi, gli chiede di cambiare ruolo passando dal centrocampo al centro della difesa scelta questa che, con il tempo, si rivelerа una fortuna per la carriera di Nicola. A fine stagione Nicola ritorna a Bari allenato da Mister Fascetti che, non ebbe molta fiducia in lui, poiche' in una stagione non lo utilizzт mai. Cosi' Nicola, pur di giocare, passa al Prato con la formula del prestito e in quest’anno e' visionato dal Chievo che lo acquista in comproprieta' con il Bari. A fine campionato le due societа' vanno alle buste per l’acquisto definitivo di Nicola che diventa cosi' di proprieta' del Chievo. Dopo un inizio a Verona, Nicola passa a Reggio Emilia dove a causa di un brutto infortunio e' costretto a giocare pochissimo. L’anno della svolta per Nicola e' quello in cui il Chievo decide di darlo in prestito al Modena di De Biasi con il quale vince il campionato di C 1. Nicola, soprannominato dai tifosi canarini il “Duca”, per l’eleganza con cui si muove in campo, disputa un gran campionato e comincia a far gola a parecchie grandi squadre. A fine stagione il Chievo richiama Nicola a Verona dove e' costretto a fare la riserva a Capitan D’Angelo tanto da pensare seriamente di cambiare ancora squadra pur di giocare, ma sono le parole di Mister Del Neri a fargli cambiare idea, lo invita a lavorare e ad aspettare il suo momento. L’opportunitа' arriva una domenica d’ottobre quando, a causa di una squalifica di D’Angelo, Nicola parte titolare nell’incontro tra Chievo e Brescia dove si trova a marcare un grande attaccante di nome Roberto Baggio ma nonostante l’ottima prestazione Nicola e' costretto la domenica successiva a sedersi nuovamente in panchina. Supera ancora una volta questa delusione lavorando sodo fino a quando Del Neri decide di schierarlo titolare dall’inizio nel posticipo serale contro la Lazio. Nicola ripaga la sua fiducia con un gran gol di testa allo scadere che permette al Chievo di pareggiare l’incontro. Da quel giorno Nicola diventerа' un elemento indispensabile per la difesa del Chievo ed ora anche della Juventus. Grazie alle ottime prestazioni con la maglia veronese e azzurra diviene l'oggetto del desiderio dei grandi club italiani, finche, nella stagione 2003-2004, viene acquistato dalla Juventus, che lo strappa alla Roma. Giunto a Torino pero', complice anche una fastidiosa pubalgia, non riesce ad esprimersi al meglio, vivendo una stagione avara di soddisfazioni durante la quale le sue prestazioni, come quelle di tutta la squadra nell'ultimo anno di Lippi, non sono buone. Nello stesso anno gli viene assegnato il premio "Bidone d'oro" dalla trasmissione radiofonica Catersport in onda su Radio2 come giocatore dalle peggiori prestazioni durante l'anno solare. Ragion per cui nella stagione 2004-2005 la societa bianconera, che nel frattempo ha acquistato Fabio Cannavaro e ha da poco ingaggiato il nuovo tecnico Fabio Capello, decide di mandarlo in prestito, dapprima al Bologna, nel gennaio 2005, e poi al Siena, nella stagione 2005/06, riportandolo in bianconero solo nel luglio del 2006.Il periodo di crisi coinciso con l'arrivo alla Juventus, termina nel 2006 quando, durante la stagione al Siena, Tomas Guzman lo avvicina al movimento "Atleti di Cristo". Ora frequenta la chiesa evangelica ed una comunita di Beinasco e sostiene che la fede in Gesu gli abbia permesso di cambiare vita e tornare a giocare ad ottimi livelli.[7] Al suo ritorno a Torino, nella stagione 2006-2007 con Didier Deschamps come allenatore, non e' titolare, ma con 10 presenze contribuisce alla vittoria del campionato di Serie B. La Juventus riconquista quindi immediatamente la massima serie, dalla quale era stata esclusa per decisione del giudice sportivo, in seguito alla vicenda Calciopoli. Nella stagione 2007-2008 disputa da titolare il campionato di Serie A ancora in maglia bianconera. Iniziata la stagione come riserva, a causa dell'infortunio di Jorge Andrade e delle cessioni invernali di Jean-Alain Boumsong e Domenico Criscito, si e' ritagliato un posto fra i titolari, inanellando un'ottima serie di prestazioni e realizzando 3 gol (il terzo dei suoi gol in campionato, realizzato contro l'Atalanta, e' stato successivamente assegnato con la prova televisiva al compagno di reparto Guglielmo Stendardo). Il 30 ottobre 2007 ha rinnovato fino al 30 giugno 2010 il contratto che lo lega alla Juventus. Nella prima gara ufficiale della stagione 2008/09, l'andata del Terzo turno preliminare della Champions League contro l'Artmedia Bratislava del 13 agosto, realizza il suo primo gol in Europa. Dal sito: http://www.nicolalegrottagliefanclub.it

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