Biografia Salvatore Farina |
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Salvatore Farina (Sorso, 10 gennaio 1846 – Milano, 15 dicembre 1918) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Narratore ottocentesco di fama internazionale del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia. Scrisse romanzi che per il loro carattere sentimentale sono stati paragonati a quelli di Charles Dickens.
Nacque a Sorso, nel 1846, ultimo di sei figli tutti scomparsi precocemente. Sorso, il centro più grande della Romangia, regione geografica della Sardegna Nord occidentale, antica baronia aragonese "Encontrada de Romangia", si affaccia sul Golfo dell'Asinara, è poco distante dal mare, gode di una felice posizione geografica, ed è poco distante anche da Sassari, capoluogo di provincia. Il padre, Agostino Farina, fu Magistrato, negli anni Cinquanta dell'Ottocento, aveva iniziato la sua carriera nel suo luogo d'origine, a Tempio, e aveva prestato servizio come procuratore del Re di Sardegna a Tempio, a Nuoro, a Sassari; in quei centri urbani aveva amministrato la giustizia, e a Nuoro anche le carceri, e non senza rischi personali. La madre Chiara Oggiano apparteneva ad una famiglia benestante originaria di Sorso. Gli anni della sua infanzia a Sassari, furono anni di formazione primaria, studiò grammatica e retorica sotto la guida dello scolopio padre Romaneddu delle Scuole Pie. A Sassari frequentò il ginnasio e il liceo classico, fu compagno di studi e amico dello storico Enrico Costa.
Nel 1855 durante l'epidemia di colera, durata molte settimane, e che aveva mietuto migliaia di vittime, e soprattutto sassaresi, morì la nonna materna Caterina Oggiano Addis. Nel 1857 seguì ad essa la perdita dolorosissima della madre, che a soli trentasei anni era stata colpita da paralisi mentre lo scrittore ne aveva undici, e infine la scomparsa del fratello Pietro Luigi che a soli quindici anni si era spento "per un soffio d'aria". Dopo la morte della madre, al seguito del padre - che si era risposato - e che si trovava a Casale Monferrato e che era stato nominato da alcuni mesi Avvocato Generale dello Stato Sabaudo, nel 1860 si trasferì a Casale Monferrato, nel periodo della trasformazione del Regno di Sardegna in Regno d'Italia. E a Casale Monferrato, centro agricolo e commerciale sulle rive del fiume Po, roccaforte cinquecentesca che nel Settecento con il passaggio ai Savoia aveva perso il suo ruolo di capitale, Salvatore Farina dette inizio alla sua primissima produzione letteraria guidato da uno scrittore mazziniano e guerrazziano che era stato il suo insegnante di lettere italiane al Liceo, Ferdinando Bosio. L'apprendistato letterario, durante gli anni del Liceo, fu ironicamente ricostruito dall'autore stesso: "Ferdinando Bosio tenne a battesimo il mio primo aborto letterario. Voleva essere una novelluzza di genere boccaccevole, ma più castigata; se no io non avrei osato farla leggere al professore, né il professore m'avrebbe invitato a leggerla a voce alta in iscuola alla scolaresca."
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