Autore Topic: Addio a Ida Magli, antropologa controcorrente  (Letto 500 volte)

Annabel

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Addio a Ida Magli, antropologa controcorrente
« il: Febbraio 22, 2016, 22:17:14 »
Addio a Ida Magli, antropologa controcorrente
Voce scomoda e impegnata nella difesa delle donne

''Mi sia permesso dire che la colpa è della Chiesa: da quanti anni i cattolici se ne lamentano? Ci si aspettava che fosse la Chiesa a difendere i Cristiani, e invece la Chiesa difende i Musulmani. Il problema grosso di questa nostra epoca è che c'è un'eclisse del Cristianesimo ma soprattutto un'eclisse della Civiltà Europea, che in buona parte si sostiene anche su quei valori.
Se noi pensassimo bene - e lo dico con la morte nel cuore, io che amo moltissimo la mia Patria e tutto quello che ha la mia Patria compreso il Cristianesimo - beh se noi pensiamo che ci stiamo uccidendo con le nostre mani, io credo che dovremmo prendere le armi e ribellarci. Perchè dovremmo accettare di 'ammazzarci'? Con le nostre capacità, perchè, ma perchè, perchè ci vogliono indurre al suicidio?"


Ida Magli, nata quasi un secolo fa, in quel remoto 1925 a Roma, è deceduta il 21 Febbraio 2016.
Antropologa, filosofa e pianista, Ida Magli per prima adottò il metodo antropologico solito ad adoperarsi per le società 'primitive' per analizzare invece la società europea e in particolare quella italiana, dall'antichità sino ai tempi odierni, servendosi non poco della sua conoscenza in campo musicale per comprendere al meglio le linee concettuali di ''modello culturale''. È riuscita, così, a mettere in luce l'importanza di moltissimi fenomeni di solito ignorati dagli storici, soprattutto quelli riguardanti il “Sacro”, i tabù, l'impurità, l'evitazione delle donne, la “potenza della parola” legata al primato dell'organo sessuale maschile, le differenze nella concezione del tempo fra la religione giudaica, centrata sull'attesa della salvezza e quella cristiana centrata sul divenire...

Ha condotto, in sintesi, molteplici studi legati alla sfera del Cristianesimo e al suo rapporto con ''l'uomo bianco'', l'Europeo in primis, e della femminilità in più campi di ricerca, integrando i suoi scritti di forti accenti politici. Basti leggersi alcuni tra i suoi titoli di opere per comprendere il campo difeso e ribadito da questa studiosa.
Al di là della confessione personale che ognuno possa avere, Ida Magli parla di 'Cristianesimo' secondo una formula ben preciso: se in passato la Chiesa rappresentava il battente di fronte all'avanzata ottomana, o al soverchiamento di alcuni tra i valori capisaldi della nostra civiltà - primi tra tutti la famiglia - assistiamo oggi ad un'odierna Chiesa la quale, in una silenziosa omertà raccapricciante, non sia più capace di prendere le redini di situazioni e battaglie di cui invece sempre si pose alla testa: non una parola spesa riguardo al Family Day, rappresentazione di una folta schiera di italiani. Una Chiesa ''sorella della fratellanza Musulmana'', una Chiesa a braccetto con chiari esponenti di una politica mirata ad una sola cosa. IDA MAGLI, DOPO ORIANA FALLACI, UNA DELLE POCHE VOCI LIBERE IN ITALIA .