E vive ancora quell’uomo senza un fondo
ogni mattina lo incontro ad un mercato lo guardo e dico oh come s’è invecchiato!
Cammina sempre con una bicicletta rossa spingendola lentamente senza salirci mai sopra
non guarda avanti, ma solo i suoi piedi stanchi che segnano la strada un passo indietro e uno davanti.
Il volto suo è solcato da polvere e da storia
le mani nodose e stanche sembrano voler dire ormai il destino nostro è stare davanti!
Gli occhi suoi bassi avevano sì un colore un giorno, ma ora sono sommessi dai pesi e dagli avanzi. Trasporta chissà che cosa in quei panieri gialli, coperti da panni vecchi che non hanno più un colore.
E così lui forse va da qualche parte
e poi riscende in centro sempre con la stessa espressione.
Non parla, ma ascolta e avanza come fa la formica ai margini della strada
poi ogni tanto si ferma, riposa la sua gobba, e di nuovo torna a cantare.