La corda al collo aveva già appoggiato
con le sue mani timide e violente
voleva togliere la vita a quel suo corpo
che le risposte non erano più quelle.
Ormai sedeva ai bordi delle strade
vagava come di chi non vede il giorno
e non si accorge nemmeno dei passanti
saggia soltanto il dolore dei perdenti.
Vita qualunque di solito chiamavano
e lui rideva a quel suono squilibrato
non gli importava di niente e di nessuno
e il suo pensiero viveva di sudore
di mani crude senza un tozzo di pane.
Vita qualunque non era lì per caso
quando quel giorno la corda attorcigliò al suo collo
sapeva davvero che a vivere del mondo
niente e nessuno poteva guadagnare.
Attorno a lui nemmeno una panchina
un lucido per scarpe o una vecchina
ma solo giornali come carta straccia
aperti alla pagina dei necrologi
e un brivido lungo quel corpo ossuto
maleodorante di vizi e di scordati affetti
gli tenne compagnia fino alla fine
