" In questa veglia quasi attesa/ nel trovare queste righe "... : ecco la testimonianza, la percezione di come lo sfuggire del sonno e del normale riposo in realtà possa metterci in contatto con la parte più intima di noi, con una veglia diversa, non quella ragionevole e attiva del giorno, ma quella più densa e vera e creativa della notte. E allora la notte insonne diventa amica, ci permette di farci spettatori e analisti della vita, quella vita che ci scorre accanto, che forse vorremmo afferrare, ma ci nutre anche così, e.. ci fa ritrovare le nostre righe, noi stessi, il nostro scrivere.