Autore Topic: Catacombe  (Letto 453 volte)

Doxa

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Catacombe
« il: Ottobre 03, 2018, 09:17:28 »


Il Pontificio Consiglio della Cultura, diretto dal cardinale Gianfranco Ravasi, ha istituito per sabato 13 ottobre 2018 la prima “Giornata delle Catacombe”, aprendo gratuitamente in alcune regioni le più spettacolari catacombe, alcune solitamente inaccessibili o interdette.

Per informazioni cliccare su questo link

www.catacombeditalia.va

Nel territorio del Comune di Roma ci sono circa 60 catacombe tra pagane, cristiane ed ebraiche. Esse evidenziano le tappe dello sviluppo religioso durante l’impero romano.

Chilometri di labirinti catacombali: un reticolato vastissimo, in alcuni punti ancora inesplorato. Ci sono anche alcune basiliche ipogee, utilizzate nei primi secoli dell’era cristiana per il culto dei martiri.

Nell’Urbe ci sono ancora percorsi inesplorati perché hanno subito dei crolli nel corso dei secoli. Altre catacombe sono sotto edifici pubblici, come per esempio la catacomba di Sant’Ippolito, ubicata sotto l’edificio che ospita la facoltà di economia all’università “La Sapienza”.

Inizialmente la storia delle catacombe cristiane romane è legata a quella di nobili personaggi o facoltose famiglie (per esempio quella di Priscilla), che avevano dato il permesso di scavare  nelle loro ville o nelle loro tenute agricole.
Alla fine del II sec. d. C. il numero dei cristiani era talmente cresciuto a Roma che in alcuni cimiteri c’era un’apposita amministrazione ecclesiale per le sepolture,  tenendo separate le loro tombe da quelle dei pagani.

Prima di Costantino I imperatore e del suo rescritto nel 313  che permetteva la liceità della religione cristiana fra gli altri culti ammessi,  contro i cristiani ci furono confische e persecuzioni, in particolare durante l’imperium di Diocleziano e Valeriano.

Sulle tombe dei martiri più venerati furono costruiti oratori e basiliche. Molti devoti in pellegrinaggio sulle tombe dei martiri nelle catacombe lasciarono la testimonianza della loro presenza con graffiti sulle pareti o sulla tomba del santo.

Dal V secolo la pratica delle sepolture nelle catacombe venne  gradualmente abbandonata.

Goti e Longobardi profanarono molte catacombe per cercare monili d’oro ed i pontefici cominciarono a far trasferire in superficie le reliquie dei martiri più venerati, per conservarle nelle chiese a loro dedicate.
« Ultima modifica: Ottobre 03, 2018, 09:19:29 da dottorstranamore »