Autore Topic: Fantasie  (Letto 642 volte)

Patapuffola89

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Fantasie
« il: Marzo 27, 2012, 23:20:36 »
Anna e Sara sono al centro della pista, come ogni sabato sera. Cambia il locale, cambia la musica, ma la loro voglia di divertirsi resta sempre la stessa. Sono giovani e carine, gli occhi del locale sono puntati su di loro, sulle loro gambe nude, sui loro abiti colorati e svolazzanti, sui loro sorrisi.
Si scambiano sguardi ammiccanti, danzano tenendosi per mano, sfiorandosi, godendo dell’interesse che suscitano negli uomini attorno a loro.
L’estate è quasi finita, settembre è alle porte, ma per loro non fa più differenza; gli anni della scuola sono ormai alle spalle e l’autunno non comporta niente di più di un cambio di guardaroba.
Non sono amiche da tanto, ma si trovano bene insieme. La coppia storica, in realtà, è formata dai loro fidanzati, amici da sempre.
Anna sente una mano appoggiarsi sul suo fianco, si gira, ma invece di Marco, trova Luca, che le passa una birra ghiacciata.
“Grazie! Dov’è Marco?”
Anna è costretta ad urlare nell’orecchio di Luca per farsi sentire sopra la musica.
Luca fa un cenno con la testa, lei si volta e vede, poco più in là, Marco porgere una birra Sara.
“Io non ti basto?”
Anna torna a voltarsi verso Luca. Ha uno strano sguardo, e il suo tono la fa ridere.
“Mi accontenterò…”
Risponde, stando al gioco.
Negli ultimi mesi Anna e Marco avevano  passato molto tempo con Sara e Luca: tutti i loro amici, ancora studenti universitari, erano partiti per le vacanze, mentre i loro impieghi avevano permesso alle due coppie solo qualche week-end fuori porta.
Così, per gran parte dell’estate, erano stati solo loro quattro.
Ormai facevano tutto insieme: durante la pausa pranzo, lasciavano i rispettivi uffici per trovarsi in qualche bar, la sera uscivano spesso a cena insieme e nel week- end, per poter sfruttare fino in fondo il sabato sera e poi tornare a piedi, si fermavano quasi sempre a dormire a casa di Luca, l’unico che abitava in centro,.
Nella casa che presto sarebbe stata di Sara e Luca.
Anna pensa a questo mentre balla con lui, e a come le loro vite sarebbero cambiate di lì a poco.
“Tutto ok?”
Sorride a Luca, riscuotendosi dai suoi pensieri.
Inutile pensarci adesso: la musica è così travolgente, la birra piacevolmente fresca e Luca così vicino…
“Mi stai fissando”
“Sei molto bella”
“Grazie”
Le sue labbra si spostano dal suo orecchio alla sua guancia, per poi trovare quelle di lei.
Anna si lascia avvolgere dalle braccia di Luca, dal profumo della sua acqua di colonia.
Un bacio leggero, così leggero da venire subito sopraffatto dalla realtà.
“Non credo sia una buona idea”
Anna ha ceduto alla curiosità, alla tentazione di realizzare una fantasia che da qualche tempo la stuzzicava, e ora si sente in colpa.
Perché Luca è l’amico del suo fidanzato, e il fidanzato della sua amica. Più proibito di così!
Ma Luca non sembra imbarazzato, né offeso. Le sorride, divertito.
“Forse aveva ragione Marco…”
“Cosa vuoi dire?”
Anna ora è confusa. Molto confusa.
“Secondo lui era meglio parlarvene prima, ma l’ho convinto che così sarebbe stato più eccitante e spontaneo…”
“Eravate d’accordo?”
Ora è sbalordita, ma anche un po’ divertita.
“Già, però a lui è andata meglio, oppure molto peggio.”
Anna si guarda intorno, ma non riesce più a vedere Sara e Marco.

Escono dal locale, per telefonare a Sara. Chiamare Marco è inutile, il suo cellulare è sempre spento.
Dopo qualche squillo, scatta la segreteria telefonica.
Luca è sorpreso, forse più dal fatto che il suo amico sembra essere stato più fortunato di lui, che dalla mancata risposta di Sara.
Uno scappellotto arriva in risposta alle sue mute domande. Sara è dietro di lui, un po’ imbronciata.
“Siete due idioti”
Finisce la sua sigaretta e la spegne con la punta del sandalo.
Prende Luca sotto braccio.
“Dai, andiamo a casa”
Anna e Marco li seguono, in silenzio.
Finché non riesce più a trattenersi.
“Ma come vi è venuta questa idea?”
“Lascia stare, mi sa che abbiamo fatto una cazzata”
Anna si lascia sfuggire un sorriso. Il fatto che i ragazzi ci avessero pensato su insieme la divertiva, la faceva sentire di nuovo una liceale, con un ragazzo impacciato e immaturo; soprattutto, la faceva sentire meno in colpa.

Quando arrivano a casa di Luca sono passate da poco le due. Raramente tornano a casa così presto il sabato sera. Si siedono in salotto, nessuno ha ancora detto una parola. Luca sembra riscuotersi per primo.
“Birra?”
Si alza, apre il frigorifero e tira fuori una confezione da sei lattine. Marco ne apre subito una, Sara sembra pensarci un po’ su, poi si alza dal divano portandosi dietro la borsa.
“Vado fuori a fumare”
Luca e Marco sono molto abbattuti. Anna comincia a sentirsi in imbarazzo.
“Vado a farmi una doccia. Lasciatemi una birra”

L’acqua tiepida scorre sulla sua schiena, e Anna sente la tensione e l’imbarazzo scivolare via.
Sola nella doccia, ripensa al bacio di Luca, e non può fare a meno di spingere oltre la sua fantasia.
Immagina il corpo di Luca, caldo, sopra al suo, le sue braccia forti che la stringono, e il sorriso sulle sue labbra, mentre si china su di lei per baciarla…
Chiude il rubinetto per fermare, insieme all’acqua, i suoi pensieri. Solo fantasie.
Si asciuga velocemente, infila le mutandine di raso blu e la sottoveste uguale, la sottoveste che piace tanto a Marco, e fissa la sua immagine riflessa nello specchio: senza trucco e con i capelli bagnati, sembra ancora una ragazzina, la stessa ragazzina che Marco ha timidamente invitato a cena, cinque anni prima. Questa, e solo questa, è la realtà.

Quando esce dal bagno la casa è silenziosa. In salotto, seduto al tavolo, c’è solo Luca.
“Marco e Sara?”
“Marco era stanco, è andato a letto, Sara è uscita a comprare le sigarette. Ti ho tenuto una birra. ”
Anna apre la lattina, beve un sorso e si siede sul divano. Luca sorride e beve un sorso dalla sua.
“A Sara è passata?”
“Le passerà. Tu non sembri essere arrabbiata.”
“Infatti non lo sono”
“Allora dovresti dirlo a Marco. Pensa che tu sia incazzata nera”
“Davvero? Pensavo fosse giù di morale per il rifiuto di Sara”
“Veramente Sara non gli ha detto di no.”
Anna  è sbalordita. A saperlo prima, non avrebbe respinto Luca.
Questo pensiero, appare in un lampo nella sua mente, per poi andarsene subito, sostituito dalla curiosità.
“Ma allora cos’è successo? Perché è arrabbiata?”
“Non lo so. Né lei né Marco ne hanno voluto parlare”
Luca non sembra preoccupato, solo un po’ curioso. Anche Anna vuole togliersi una curiosità.
“Mi vuoi dire perché l’avete fatto?”
“Marco cosa ti ha detto?”
“Niente”
“Curiosità”
“In che senso?”
Luca esita, fa un respiro profondo prima di continuare.
“Tu. Mi incuriosisci.”
“Non capisco…”
“L’ho detto a Marco dopo un bicchiere di troppo e lui ha confessato che ogni tanto si chiede come sarebbe stare con Sara, così ci è venuta l’idea di provare a realizzare le nostre fantasie, solo per una sera.”
Anna non sa più cosa pensare. Per un attimo è gelosa del fatto che Marco abbia fantasticato su Sara, ma poi l’idea di Luca che fantastica su di lei la fa sorridere.
“Ti incuriosisco”
“Si”
“Perché?”
Anna distende le gambe nude sul divano, in attesa di una risposta.
Luca sorride di nuovo, sembra pensarci un po’ su.
“Sei carina”
Un sorriso sarcastico increspa le labbra di Anna.
“Ma davvero? Mentre ballavamo, poco prima che mi baciassi, mi hai detto che ero molto bella…”
Si stupisce vedendo Luca arrossire.
“D’accordo, sei splendida. Ma non è questo il punto. Non è facile da spiegare. E’ il tuo modo di fare: come sorridi, come cammini, quel lampo di malizia che ogni tanto hai negli occhi, il modo in cui ballavi questa sera… Tutte cose che, quando ci penso, mi fanno desiderare di poter tornare a casa con te, subito, da soli. ”
Anna non riesce a credere alle sue orecchie.
Le fantasie che aveva pensato di aver lasciato nella doccia si risvegliano prepotentemente, e un lieve rossore si impadronisce delle sue guance; raccoglie le ginocchia al petto e resta in silenzio, mentre Luca va a sedersi accanto a lei.
“Ultimamente non riesco più a guardarti come la ragazza del mio migliore amico, la voglia di fare una pazzia è troppo grande.”
Il suo sguardo scivola dal suo volto al suo seno, la cui forma si intravede sotto la sottoveste sottile, poi giù lungo le sue gambe abbronzate fino ai piedi smaltati di rosso, per poi puntare nuovamente gli occhi in quelli di lei.
“Forse è meglio se raggiungo Marco.”
“Si, forse è meglio.”
“Devo spiegargli che non sono arrabbiata con lui, se è ancora sveglio…”
“Anche fosse, scommetto che con quella sottoveste non faresti molta fatica a svegliarlo”
Anna, suo malgrado, sorride.
“Buonanotte Luca”
“Buonanotte Anna”

In piedi nel corridoio buio, Anna esita ad aprire la porta della camera dove Marco sta dormendo.
La serata appena trascorsa le sembra così irreale, mentre l’uomo che troverà nel letto è la realtà; da cinque anni è la sua realtà. Mentre Luca è la realtà di Sara, e quando sarà nuovamente estate, quella casa sarà ormai la loro casa. Anche questa è la realtà.
Si è finalmente decisa ad abbassare la maniglia quando sente una mano appoggiarsi sul suo fianco, si gira, e trova Luca.




 
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (B. Yoshimoto)

Rubio

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Re:Fantasie
« Risposta #1 il: Aprile 06, 2012, 10:29:24 »
Ben scritto. E' difficile resistere alle fantasie poi, però, si impara.