Autore Topic: Dinamica delle folle  (Letto 361 volte)

Doxa

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Dinamica delle folle
« il: Dicembre 08, 2018, 14:52:21 »
Quanto è accaduto stanotte in una discoteca a Corinaldo, con morti e feriti (e quanto accaduto lo scorso anno, il 3 giugno 2017,  in piazza San Carlo a Torino),  fa riflettere sulla dinamica della folla quando ci sono manifestazioni con centinaia di partecipanti.

Di solito c'è la tendenza a seguire nella fuga uno o più individui  quando in una riunione di massa non si sa  quale via scegliere per allontanarsi dal luogo della  riunione.

Capita anche in caso di terremoti o atti di guerra da parte del nemico. Si fugge senza sapere dove esattamente andare. Si segue un presunto “capobranco” fidando nel percorso che sta percorrendo.

Le persone, in un ambiente sconosciuto oppure in un momento di panico, hanno una naturale tendenza a seguire un “leader”, uno che mostra di  sapere dove andare anche se invece dubita.

É un comportamento tipico della dinamica delle folle che prende il nome di “effetto gregge” o, in termine sociologico, “influenza sociale.  Le persone si muovono in gruppo senza avere un obiettivo condiviso, senza che nessuno di loro lo voglia o se ne renda completamente conto.

Emiliano Cristiani, ricercatore del C.N.R., ha coordinato uno studio sull’effetto gregge.

Il team di ricerca ha cercato di dimostrare come questa particolare dinamica possa essere utilizzata ai fini della sicurezza, per monitorare e controllare i movimenti delle masse.

Quando  manca un leader il gruppo tende a sparpagliarsi. Quando i  fuggitivi individuavano una persona sicura di sé, la seguono senza dubbi sulla direzione  da seguire.

Per accelerare l’evacuazione da un’area pericolosa, o far confluire velocemente la folla in una certa zona sicura, ci sono quattro modi per  controllare un sistema auto-organizzante:

1. Modificare l’ambiente circostante senza modificare le regole di interazione dei singoli individui. Questo può essere ottenuto, ad esempio, con barriere mobili, ostacoli dinamici o aprendo percorsi precedentemente chiusi. Le persone, trovandosi in un ambiente diverso, modificano naturalmente il loro comportamento. Il problema quindi diventa trovare la posizione ottimale degli elementi architettonici aggiuntivi affinché il sistema, nel nuovo ambiente, assuma il comportamento desiderato.

2. Intervenire sulla dinamica delle persone con direttive centralizzate, ad esempio tramite comunicazioni con altoparlante. In questo modo la stessa informazione influenza tutta la folla contemporaneamente. In certi casi, però, questo tipo di controllo è difficile da mettere in pratica, in quanto potrebbe essere difficile o impossibile riuscire a comunicare con tutte le persone e non si ha garanzia che le persone seguano effettivamente le direttive. Inoltre, non è detto che una sola direttiva comunicata indistintamente a tutti possa essere efficace nell’ottenere il comportamento desiderato. Se, ad esempio, lo scopo è dividere una grande folla in più gruppi per utilizzare al meglio tutte le uscite di sicurezza, è chiaro che questo tipo di controllo non sarà utilizzabile.

3. Intervenire sulla dinamica delle persone con direttive centralizzate e personalizzate. Questa tipologia di controllo è sicuramente la più efficace, purché la folla sia propensa a seguire gli ordini (non è così, ad esempio, in una manifestazione violenta, dove la polizia è il “nemico” da combattere). D’altro canto, è anche la più difficile da mettere in pratica perché gli individui dovrebbero essere tutti muniti di un dispositivo, ad esempio uno smartphone, che li metta in comunicazione diretta con le autorità.

4. Intervenire sulla dinamica delle persone indirettamente, attraverso l’aggiunta nel sistema di individui specificamente addestrati (leader) per innescare i meccanismi psicologici desiderati. Lo scenario tipico è quello di poliziotti, in borghese o in divisa, dislocati nella folla in luoghi strategici.  In situazioni di panico o scarsa visibilità, oppure quando la folla si trova in un luogo sconosciuto, gli individui, come già detto, tendono a seguire chi sembra sapere dove andare, a prescindere dal fatto che egli sia veramente ben informato. In questo tipo di scenario il controllo tramite leader può essere eccezionalmente efficace, poiché sono sufficienti poche persone  informate per portare, con un effetto domino, tutto il gruppo nella direzione desiderata.