Recensioni libri

Il nuovo Sistema Bibliotecario Provinciale di Catania

Pubblicato il 01-12-2008


Sono un entusiasta del prestito interbibliotecario. Trovo che sia il metodo migliore per integrare le nuove tecnologie della rete con i cari vecchi libri stampati.
Quando si legge un saggio, oppure un libro di narrativa è fantastico crearsi percorsi letterari, seguendo le indicazioni bibliografiche, così come i riferimenti ad altri autori. La pagina aperta su un sistema di digitalizzazione bibliotecario permette di verificare in pochi istanti se il libro, che potrebbe far parte di un percorso di lettura è presente, e così ordinarlo, oppure inserirlo nei desiderata.
Il vantaggio di internet consiste nella velocità con cui possono essere svolte queste operazioni: avere a disposizione per tutti gli utenti un sistema interattivo, che permetta di visualizzare la sinossi e i dati dei libri, la loro effettiva reperibilità, la gestione degli ordini e la creazione di un desiderata personale è estremamente personale.

Naturalmente questa è solo la punta di un iceberg, dietro un sistema digitalizzato c'è sempre il lavoro dei bibliotecari che rappresentano l'ingranaggio essenziale, senza il quale nulla funzionerebbe.

Da qualche giorno è stato inaugurato il Sistema Bibliotecario Provinciale di Catania (lSBP): una “biblioteca virtuale” che riunisce in un portale i cataloghi di 85 istituzioni della provincia di Catania.
Un gigantesco scaffale telematico con i titoli di oltre 1 milione di volumi realizzato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e finanziato con i fondi del Por 2000-2006.

Grazie al contributo della tecnologia – e all’opera congiunta di una grande squadra di archivisti e bibliotecari – viene semplificato da oggi l’accesso a più di 1 milione di notizie bibliografiche relative a documenti che, fisicamente, sono distribuiti e custoditi in 85 biblioteche. Dopo essersi registrati all’interno del sistema, gli utenti potranno fare ricerche e consultare i cataloghi via internet: operazione che sinora era possibile fare solo recandosi di persona in biblioteca. Un ostacolo enorme soprattutto per chi vive in provincia e che per raggiungere patrimoni storici e più forniti deve percorrere decine di chilometri.

La mia stima va a tutti i bibliotecari, non solo di Catania, ma di tutta Italia, che da anni catalogano e gesticono la fruibilità di un patrimonio culturale enorme, permettendo a ogni singolo cittadino di poter reperire i libri a disposizione di ognuno.
Un lavoro continuo di aggiornamento e di integrazione delle conoscenze e degli strumenti in continua evoluzione.

Circa trecento i bibliotecari della provincia di Catania che, nella fase preparatoria del progetto del SBP, sono stati formati e istruiti per censire e catalogare il patrimonio librario di ogni singola struttura. Occorreva infatti che le 85 istituzioni potessero acquisire e condividere un unico sistema di catalogazione: un'unica “lingua” per comunicare fra loro e, in seguito, con il pubblico via internet.

Quello del Sistema Bibliotecario Provinciale messo a punto dalla Soprintendenza di Catania è un “sistema aperto”: significa che l’archivio, oltre a essere aggiornato in tempo reale dai funzionari addetti, può essere continuamente integrato con i cataloghi di nuove biblioteche desiderose di far parte della grande comunità virtuale.

L'SBP è la divulgazione del sapere e della cultura
grazie alla tecnologia e, aggiungerei, agli "uomini di buona volontà" Condividendo il patrimonio librario la piccola biblioteca di paese assume pari dignità di quella storica del capoluogo di provincia.

A cura di Vincenzo Ciccone
Ringrazio Carmela Grasso per i comunicati stampa e le risposte alle mie domande.
Un particolare ringraziamento va anche alla bibliotecaria Laura che mi ha scrittto permettendomi di correggere le imprecisioni e gli errori di questo articolo.

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