Recensioni libri

Madelief. Un cervello di maccheroni

Pubblicato il 21-09-2020


La banda di Tom e quella di Eddie lo Svitato sono in guerra. Tra agguati, battaglie e spedizioni segrete, Madelief dimostra ben
presto il suo coraggio. Eppure, a volte le capita di sentirsi un po’ strana: possibile che sia innamorata?

Ironico e senza filtri, Guus Kuijer, autore vincitore dell’Astrid Lindgren
Memorial Award, racconta la quotidianità di una bambina vera e dei suoi amici.

Serie già tradotta in tutto il mondo e diventata anche una serie tv, Madelief appare per la prima volta in edizione italiana con le illustrazioni originali di Marta Baroni. Il primo volume, Madelief. Lanciare le bambole è stato finalista al Premio Letteratura ragazzi di Cento.

“Kuijer dà forma a un ritratto del mondo ad altezza di bambino” (Andersen)


«Se ascolti bene» dice Madelief, «puoi sentire come ronza il cervello».
Si mettono in ascolto. Ma tutto quello che sentono è il rombare del
traffico e i clacson delle macchine. Nient’altro.
«Devi tapparti le orecchie» spiega Madelief. «Così lo senti».
Si premono forte le mani sulle orecchie e ascoltano.
«Questo non è il cervello!» urla Tineke. «È il mare».
Madelief abbassa le mani sorpresa.
«Il mare? Qui, nel bel mezzo della città? Ma no, è il cervello, senti».
Si preme di nuovo le mani sulle orecchie. Sente un ronzio. Certo,
è il suo cervello che lavora. È un rumore lieve, ma chiaro. Cosa
starà pensando? “Sedici per due trentadue” sente. E poi: “Quanto
vorrei dare un ceffone a quel Tom”.

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