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Fratellino, l'odissea dell'immigrazione narrata da Amets Arzallus Antia

Pubblicato il 18-03-2024



"Ibrahima Balde lascia la Guinea, dove lavorava come apprendista camionista, per cercare il suo fratello minore, partito verso l'Europa e mai arrivato. Non aveva intenzione di intraprendere questo viaggio, comune a migliaia di africani, ma lo fa per trovare il fratello. Il romanzo, narrato da Balde stesso e trascritto da Amets Arzallus Antia, è una cronaca lucida ed essenziale della sua vita. Senza vittimismo, ma con tutta la drammaticità necessaria, Balde racconta la traversata del deserto, il traffico dei migranti, la prigionia, le torture, la polizia, il viaggio in mare e la morte. La sua voce ferma e profonda diventa a tratti poetica, trasmettendo il significato della sete, della fame e della sofferenza.

Ogni persona che attraversa il Mediterraneo verso l'Europa ha mille motivi e storie diverse. La disumanizzazione delle loro esperienze, con morti, espulsioni e vite illegali, sembra necessaria per alimentare l'indifferenza. Tuttavia, ogni vita è unica e universale, e raccontarla sottolinea proprio questo."

Amets Arzallus Antia è un giornalista e scrittore francese di lingua basca, nato il 9 novembre 1983 a Saint-Jean-de-Luz.
La sua opera "Hermanito" ha attirato l'attenzione del Papa Francesco, che durante una conversazione con i gesuiti di Malta nel 2022 ha insolitamente consigliato la sua lettura, segnalandola come una delle poche citazioni di pubblicazioni contemporanee effettuate dal Pontefice in un discorso pubblico.


Fratellino

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