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Le cavie umane nell'Unità di Ninni Holmqvist

Pubblicato il 07-04-2024



Il romanzo inizia con Dorrit, una scrittrice single senza figli, che viene portata all'Unità, dove dovrà vivere da quel momento in poi. Questo luogo sembra idilliaco, con eleganti appartamenti e splendidi giardini, dove si mangiano pasti gourmet e si svolgono varie attività. I residenti sono accomunati dal fatto di non avere figli né una vita sentimentale stabile. Dorrit è felice di poter fare amicizia con persone simili a lei e si sente finalmente libera dal giudizio sociale. Tuttavia, scopre presto che c'è un prezzo da pagare: gli ospiti dell'Unità sono lì per essere utilizzati come cavie per test farmacologici e psicologici e, alla fine, per donare i loro organi. Nonostante la sua rassegnazione al destino, Dorrit si innamora di un uomo, e questa inaspettata felicità la costringe a rivalutare tutto. Il romanzo, considerato un moderno classico, offre una storia vivida e commovente che riflette sull'identità femminile e sulla società contemporanea, offrendo una riflessione acuta sulle sfide del mondo attuale.

La narrazione, disturbante ma efficace, solleva domande sulla natura umana e la società, poiché gli ospiti accettano passivamente il loro destino nonostante la consapevolezza delle pratiche orribili.

La narrazione affronta il valore della vita umana e la disperazione umana, presentando una struttura dove le persone anziane, considerate "superflue", vivono comodamente ma devono donare i loro organi fino alla "donazione finale". Il romanzo evoca suggestioni simili alla serie "Positron" di Atwood, e la sua capacità di coinvolgere il lettore è straordinaria. Dorrit, la protagonista, entra nell'Unità e scopre l'amore, rendendosi conto della sua voglia di vivere proprio quando aveva accettato la fine imminente. Il libro tocca temi profondi sulla maternità, la sessualità e il dolore dell'inutilità sociale, offrendo una narrazione coinvolgente e profondamente umana.

Holmqvist crea un mondo credibile e angosciante, nel quale le persone sono etichettate come "superflue" in base a criteri discriminatori. La storia di Dorrit mette in luce il conflitto interno tra accettazione del proprio destino e desiderio di appartenenza e amore. La narrazione offre spunti di riflessione sulla società e sulle politiche sociali, ponendo interrogativi sulla moralità delle decisioni governative e sull'etica medica. La profondità dei personaggi e la loro lotta per la dignità e l'autonomia rendono il romanzo coinvolgente e toccante. Holmqvist affronta temi universali come l'identità, il senso di appartenenza e il valore della vita umana, fornendo una critica sociale acuta e stimolante.


L'Unità

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