Recensione Isaac Asimov Le leggi della robotica
Pur non avendo uno stile letterario tra i più apprezzati dai critici, il good doctor, come viene affettuosamente chiamato dai suoi fan, è considerato tra i maestri della fantascienza mondiale. Famosissimo è il suo ciclo sui Robot, dove si trovano le Tre leggi della robotica:
Prima Legge
Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno
Seconda Legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge
Terza Legge
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima e la Seconda Legge
Tali Leggi sono state prese seriamente anche da molti studiosi di robotica e, oramai entrate nell'immaginario collettivo di tanti appassionati di fantascienza, sono state spesso utilizzate anche in romanzi di altri autori.
In uno dei suoi ultimi racconti, I Robot e l'Impero, l'ultimo della serie dei Robot, Isaac Asimov postula l'esistenza di una Legge più generale:
Legge Zero
Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno;
Nel racconto Che tu te ne prenda cura (...That Thou Art Mindful of Him), è presentato in modo palese il problema della definizione del termine "Umano" presente nelle leggi della robotica. L'indistinguibilità tra robot avanzati ed esseri umani è uno dei temi ricorrenti nella produzione di Isaac Asimov.
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