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Recensione Anna M. Barbera Intervista a Annamaria Barbera (sconsolata)
Qual è l'origine del personaggio di sconsolata? Io credo che l'artista appartenga alla gente e il mio desiderio è quello di poter sorridere sulle piccole tragedie quotidiane in cui si imbatte la gente comune. Volevo parlare di cose serie utilizzando la massima dose di ironia. La mia speranza è che quando il pubblico di Zelig si trova sul pullmann, al lavoro, alla famosa Usl, pensi alle battute di Sconsolata e affronti la vita con un sorriso.
Che rapporto ha Sconsolata con Torino? E' un personaggio molto metropolitano e molto torinese: descrive la realtà di una città che vive d'immigrazione. Credo che in provincia non possa essere così capito come nelle metropoli. L'identità di Torino non consente l'abbandono, nel senso che ti ricorda continuamente il dovere. Milano è una città più dinamica, più aperta, mentre Torino è una donna che non si concede. Adesso è in fase di cambiamento con questa ondata d'immigrazione dall'estero che io trovo benvenuta, perchè grazie agli stranieri qualcosa si rinnova.
Da dove arriva il suo linguaggio? Io sono di origine pugliese e romagnola, mentre Sconsolata, nel suo modo di parlare ricorda più la Sicilia. La sua parlata, comunque somiglia molto alle inflessioni meridionali in genere.
La vita secondo Sconsolata? Tutto m'hanno fregato pure il sogno nel cassetto...il cassetto l'ho tirato fuori, ancora si portavano la scrivania! Non vorrei essere presa per una di destra e non vorrei essere presa per una di sinistra e non vorrei essere presa po' culu! E il suo uomo ideale? Deve avere le tre esse: signore, sensibile e secxy. Poi... A mi deve amare B mi deve bastare C mi deve capire E mi deve eccitare F mi deve fascinare G mi vede girare gli assegni H mi deve accarezzare I mi deve intuire L mi deve lunsigare M mi deve mantenere N mi deve notare O mi deve offrire R mi deve rispettare S mi deve stupire T mi deve trombare e il resto basta, se no quante cose vuoi sapere?!
I progetti futuri di Annamaria Barbera? Per il momento continuo a fare spettacoli teatrali in giro per l'Italia con tutti i miei personaggi. Sconsy infatti è solo una delle donne che interpreto, mi piace toccare tutte le tipologie femminili. Non ho nessun tipo di pregiudizio riguardo al mezzo comunicativo della comicità: cinema, teatro, cabaret per me fa lo stesso; mi interessa comunicare. Magari potrei scrivere un libro, un "vamedecum" dal titolo Sono stata spiegata? con tutti i consigli di sopravvivenza di Sconsy...
Tratto da mediasetonline.com
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