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Recensione Luigi Bernardi Incontro con Luigi Bernardi a Padova 9 aprile 2003
a cura di Vincenzo Ciccone
Nelle notizie brevi dei giornali si trova una grande forza espressiva"
E' da questa affermazione che nasce il primo romanzo di Luigi Bernardi. "Vittima Facile" , la storia di un gruppo di ragazzini capitanati da Vincenzino che aspira a diventare un boss della criminalità; il desiderio di mettere nel proprio curriculum un'azione che gli valga i riconoscimenti della malavita. La storia nasce da una notizia di cronaca vera. Un ragazzo arrestato a Bari per crimini di poco conto, piccoli furti che affermava di volersi mettere in mostra ed essere riconosciuto.
"E' una storia di criminalità possibile in un contesto definito, organizzata in piccoli frammenti. "
"La Francesca del libro è una ragazza che conosco e ho deciso di riscrivere facendola vivere in una situazione forte e difficile come quella del rapimento. Ho cercato di rimanere all'interno di alcune linee di confine. Facendo l'editore di romanzi noir mi accorgo che molti crimini descritti non sono credibili perchè non corrispondenti alla realtà criminale."
"I giornali hanno bisogno di soddisfare il gusto macabro dei lettori e la necessità di portare il crimine al'esterno della propria vita quotidiana. La pedofilia viene sempre trattata come qualcosa di lontano, esterno, legato al mondo di internet, quando invece la pedofilia è un crimine che al 90% viene commesso all'interno delle famiglie e delle mura delle loro case. Il pubblico ha bisogno di riconoscere nel criminale una figura estranea che non appartenga alla quotidianità della propria vita."
"E' attraverso il crimine che possiamo conoscere molto meglio la nostra società". Perchè sia possibile dev'essere raccontato come gesto, con un occhio che racconta, non giudica. Con le parole della letteratura che ci aiutano a capire.
"Nei personaggi del libro ho descritto il loro passato attraverso dei flash che partivano dal passato per giungere al presente. Con Chiara questo espediente non mi è stato possibile. Chiara è la ragazza di Vincenzino e la carceriera di Francesca. I ricordi di chiara non si lasciavano inserire come tesserine, dovevano essere legati ad azioni svolte in un particolare momento. "
"La mia presenza nel libro è distante. Per scelta racconto la storia in modo freddo e distaccato. Difficilmente scendo fra di loro, ma faccio un eccezione con Chiara. "
"Nel secondo libro della trilogia di cui "vittima facile" è il primo, camminerò vicino ai miei personaggi. Nel terzo sarò ancora più vicino."
"Sono queste considerazioni che mi hanno portato a suddivedere le pubblicazioni in tre parti a formare un trittico che poteva benissimo essere un unico volume ma che non avrebbe avuto gli stessi significati."
Secondo il paradigma gestaltiano il tutto ha proprietà differenti dalle sue parti. Proporre quindi i piccoli volumi separatamente è legittimo nel desiderio di garantire i significati presenti in ognuno di essi.
In quest'ottica sono state realizzate le copertine. La fotografia di Chiara raccolta in posizione fetale nella vasca da bagno fa parte dei significati intrinseci al primo volume. Un gioco che non sarebbe stato possibile senza l'espediente del trittico di cui aspettiamo ansiosamente le prossime due uscite.
Vincenzo Ciccone 9 aprile 2003
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